Battuti sul tempo, e addirittura in anticipo rispetto all’apertura ufficiale solo per oggi. Il sito prosecco.wine e il sito prosecco.vin sono ora fruibili da chiunque cerchi informazioni sul web in merito alla denominazione enologica.
“Siamo orgogliosi di essere i primi in Italia e tra i primissimi al mondo ad aver registrato la denominazione nei domini.wine e .vin garantendo in tal modo il nostro marchio a livello internazionale. Un’azione determinante – afferma Stefano Zanette, presidente della Doc Prosecco – per tutelare le nostre produzioni e soprattutto il consumatore”.
La liberalizzazione dei nuovi domini di primo livello annunciata nel 2012 aveva allarmato non poco il mondo del vino, perché senza misure correttive avrebbe potuto favorire un uso fuorviante o addirittura fraudolento delle estensioni, causando potenzialmente drammatiche ripercussioni sulle indicazioni geografiche protette oltre che sul consumatore.
La querelle ha avuto inizio nel 2012, quando l’Icann – ente no profit di autoregolamentazione della Rete che fa capo al Dipartimento del Commercio americano – avviò una politica di liberalizzazione dei domìni di primo livello relativi ad aree di interesse generale, tra le quali quelle attinenti al mondo del vino.
Tale decisione mise in profonda agitazione aziende e governi nel fondato timore che ciò potesse favorire un utilizzo ingannevole delle denominazioni di origine (Do) con danni enormi per tutto il settore.
Il pericolo sembra ora scongiurato grazie ad una tempestiva ed energica azione da parte delle Istituzioni e dei rappresentanti del mondo del vino. Dopo tre anni di intense trattative il Prosecco insieme a Champagne, Porto e Sherry detiene il primato di registrazione e utilizzo di questi domìni.
Photo credit to food24.ilsole24ore.com