L’oro rosso calabrese a vele spiegate verso il riconoscimento europeo. Lo scorso 26 febbraio, il Consorzio dei produttori del Peperoncino di Calabria ha presentato al Masaf il disciplinare di produzione che aveva già riscosso il gradimento della Regione Calabria.
La richiesta ha avuto un momento topico nella riunione di pubblico accertamento svoltasi lo scorso 5 marzo presso la sala consiliare del Comune di San Marco Argentano. Durante l’incontro, esperti del settore e rappresentanti locali hanno discusso l’importanza della denominazione, sottolineando il valore identitario del peperoncino calabrese.
La pubblicazione sulla G.U.
Oggi, con la pubblicazione della domanda di registrazione sulla Gazzetta Ufficiale, possiamo considerare avviato ufficialmente l’iter per la registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta.
I lavori per il riconoscimento europeo del Peperoncino di Calabria erano iniziati diversi anni fa, tuttavia l’iter si era interrotto per incongruenze tecniche. La pratica è stata poi avviata, circa un anno fa, da un gruppo di imprenditori agricoli desiderosi di portare a termine il percorso, attraverso la costituzione del Consorzio dei Produttori del Peperoncino di Calabria e il coinvolgimento di figure professionali. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il disciplinare passa adesso alla Commissione europea presso la quale sarà avviata la fase istruttoria per il riconoscimento.
L’afflato europeo
Eventuali opposizioni possono essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione, esclusivamente da soggetti con un interesse legittimo e residenti in Italia. Le contestazioni devono dimostrare il mancato rispetto delle norme UE sulla registrazione di indicazioni geografiche o evidenziare danni a marchi già esistenti.
Se non emergeranno obiezioni valide, la domanda sarà trasmessa alla Commissione Europea per il riconoscimento ufficiale. Il marchio IGP garantirebbe al “Peperoncino di Calabria” una tutela specifica, promuovendone la qualità e l’autenticità sui mercati nazionali e internazionali.
Un’opportunità significativa per i produttori locali e per la tradizione gastronomica calabrese.