Si è aperto a Parigi la riunione dei ministri dell'agricoltura del G20, un appuntamento importante per la presidenza di turno francese che ha messo in cima alla sua agenda politica le questioni agricoli con l'obiettivo di creare una nuova governance mondiale su un settore ritenuto strategico. Secondo le stime dell'Organizzazione mondiale per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), nel mondo oltre 900 milioni di persone soffrono di malnutrizione, un fenomeno aggravato negli ultimi anni dall'aumento vertiginoso dei prezzi dei prodotti alimentari. La lotta contro la volatilita' dei prezzi delle materie prime agricole e' del resto il principale cavallo di battaglia della Francia. Ma la partita sembra già persa in partenza tanto sono grandi le divergenze tra le venti nazioni piu' potenti del mondo.
Alla vigilia del summit, il ministro francese dell'agricoltura Bruno Le Maire ha dichiarato che "sara' molto difficile strappare un accordo" su questo punto. Il termine 'speculazione' non e' stato nemmeno menzionato nella bozza della dichiarazione finale. Tutt'al piu' i ministri dell'agricoltura dichiareranno che "contratti a termine e mercati derivati ben regolati sono la chiave per il buon funzionamento dei mercati fisici". Per dare una parvenza di successo, il G20 agricolo dovrebbe presentare un vago piano d'azione per ridurre la volatilita' dei prezzi agricoli che verra' adottato nel Summit del G20 previsto a Cannes in autunno. Se un consenso sembra invece a portata di mano sulla ripresa necessaria degli investimenti nell'agricoltura per aumentarne la produzione, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, non cosi' si puo' dire sulla volonta' della Francia di imporre una maggiore trasparenza nei mercati agricoli. "Serve un nuovo patto di responsabilità tra le potenze mondiali, che privilegi la centralità della persona umana e il rispetto dell'ambiente": ha detto il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Saverio Romano, alla vigilia della sua partecipazione alla riunione ministeriale del G20 Agricoltura a Parigi. "La riunione", afferma Romano in una nota, "giunge in un momento particolarmente delicato del comparto su scala mondiale, sia per quanto attiene la sicurezza alimentare, sia per quello che riguarda la volatilità dei prezzi delle materie prime agricole". "Rimane sempre valido e attuale l'impegno di questo organismo a coordinare le politiche agricole sulla produttività nonchè la disponibilità di cibo. Il contesto mondiale “ prosegue il ministro "si caratterizza per una sempre maggiore richiesta di cibo da parte di Paesi in via di sviluppo ma anche per un accentuarsi di tensioni nei mercati, a causa di movimenti speculativi che sicuramente hanno ricadute economico-sociali negative in tutto lo scenario internazionale".
Il nostro Paese, in modo sinergico con tanti altri partner, non solo europei e in perfetta collaborazione con le strutture internazionali, è impegnato nella risoluzione di quello che appare come uno dei problemi del futuro del nostro pianeta: l'equilibrio tra la domanda e l'offerta di nuovo cibo. In tal senso il G20 parigino non può che affrontare il tema in modo lungimirante e saggio, nella consapevolezza che il tempo degli egoismi e delle rendite di posizione è finito e che serve“ conclude Romano “un nuovo patto di responsabilità tra le potenze mondiali, che privilegi la centralità della persona umana e il rispetto dell'ambiente".