Eccellenze italiane che fanno da modello nel mondo. Il Bosco Verticale, il grattacielo di Milano, avrà una sua replica a Eindhoven e sarà destinato al social housing.
Si tratta del progetto di forestazione urbana della Stefano Boeri Architetti che conferma la possibilità di unire la sfida al cambiamento climatico con quella della soluzione al disagio abitativo.
La costruzione è una torre di 19 piani, con piccoli appartamenti dalla metratura di meno di 50 mq con un affitto calmierato, rivolti a un’utenza popolare e in particolare a giovani coppie. La particolarità è che tutti gli appartamenti hanno un balcone su cui verranno disposti un albero, 20 cespugli e 4 mq saranno di terrazzo.
Le specie delle piante saranno tra le più diverse e creeranno all’interno dell’ambiente cittadino un habitat verde per lo sviluppo della biodiversità, un vero e proprio ecosistema con oltre 70 specie vegetali diverse in grado di contrastare l’inquinamento atmosferico, dal momento che gli alberi hanno la capacità di assorbire oltre 50 tonnellate di anidride carbonica all’anno.
L’opera si chiamerà Trudo Vertical Forest ed è presto destinata a divenire un bosco verticale di 75 metri, avrà lo spazio per 125 unità abitative e soprattutto ospiterà sulle sue facciate 125 alberi e 5.200 tra arbusti e piante.
Secondo l’autore, l’architetto Stefano Boeri, “La caratteristica degli edifici della famiglia di Boschi Verticali è quella di concepire la vegetazione e la natura vivente come elementi costitutivi – non più solo ornamentali – dell’architettura».
Numerosi edifici nel mondo sono o verranno replicati come il Bosco Verticale di Milano – che nel 2014 ha vinto il premio di grattacielo più bello del mondo – in città diverse come Nanchino (Cina), Utrecht (Paesi Bassi), Parigi (Francia): polmoni verdi in piena città per combattere l’inquinamento.