L’ultima seduta della Conferenza Stato-Regioni ha portato all’intesa, elaborata poi da tre successivi dm, per il settore olivicolo e vitivinicolo firmati dal ministro Patuanelli.
È stata modificata la disciplina di aiuto per i territori colpiti dalla Xylella; due DM vanno a sostegno del vitivinicolo (promozione nei Paesi terzi e proroghe pagamenti di imminente scadenza per i produttori, e autorizzazione agli impianti) ed uno dell’olivicoltura.
Per quanto riguarda quest’ultimo, lo schema di decreto, tenendo conto che l'attuale livello di produzione nei territori colpiti possa essere garantito con azioni di sostegno che tengano conto delle caratteristiche poliennali della coltura, stabilisce il termine di quattro anni per procedere al reimpianto degli ulivi, nonché norme specifiche per continuare a beneficiare dell'aiuto accoppiato nel periodo in cui la superficie olivicola è improduttiva.
I decreti che riguardano il settore vitivinicolo sono finalizzati a sostenere l'intero comparto, fortemente colpito dalle conseguenze derivate dal blocco del canale Ho.re.ca. e dalla crisi dell'export a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il primo decreto riguarda la promozione nei Paesi terzi dei prodotti vitivinicoli italiani, per i quali viene prorogata di due mesi la tempistica di esecuzione dei programmi per l'annualità 2020/2021, per favorire la maggiore spesa possibile del sostegno previsto dalla misura Promozione nei Paesi terzi dell'OCM Vino e incoraggiare le dinamiche di riequilibrio dei mercati legati a tale settore, anche considerando l'evoluzione della situazione epidemiologica, dovuta alla pandemia da COVID-19, nei mercati dei Paesi terzi e sul territorio nazionale, nonché le conseguenze che le misure di contenimento sulla sua diffusione hanno avuto e continuano ad avere sul settore vitivinicolo e sugli scambi commerciali tra Europa e Paesi terzi.
Il secondo decreto invece, dà attuazione ad alcune disposizioni comunitarie recentemente adottate per fronteggiare il perdurare della crisi derivante dalla pandemia e presenta alcune proroghe di adempimenti a carico dei produttori vitivinicoli di imminente scadenza.
Nello specifico, viene tollerata una certa flessibilità nella implementazione e gestione delle misure inserite nel Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo (PNS), vengono derogati i pagamenti di alcuni contributi e infine, per quanto riguarda le autorizzazioni agli impianti, è prorogata al 31 dicembre la validità delle autorizzazioni in scadenza nel 2020 con la possibilità, per i produttori che non hanno più intenzione di utilizzare l'autorizzazione o di usufruire della proroga, di non incorrere in sanzioni.