Il Cannonau non si ferma. Dopo il riconoscimento crescente degli ultimi anni, soprattutto sul territorio nazionale, arriva il plauso dei palati che contano, quelli del raffinato Grenches du Monde, concorso enologico internazionale nato nel 2013 ed uscito dalla Francia solo negli ultimi due anni. I 100 commissari designati hanno assaporato ben 700 etichette premiandone 213.
Le bottiglie venivano da Italia, Francia, Spagna (nazione che ne ha presente più di tutte, e che ha vinto per distacco), ma anche Libano, Sud Africa e Australia. La kermesse, interamente dedicata alla grande famiglia dei vini Grenches (nome internazionale dell'uva a bacca nera del Cannonau), ha premiato soprattutto l'isola. La Sella&Mosca ha avuto un fantastico oro con il Cannonau Alghero Rosato, due argenti ed un bronzo (al liquoroso Anghelu Ruju del 2013), ma la cantina sociale di Dorgali non è stata da meno; oro con Fùili 2012 e Hortos 2011. Parecchie altre realtà della vinificazione sarda sono state insignite dei riconoscimenti (qui l'elenco completo), a testimonianza della crescita esponenziale dei prodotti dell'isola.
Ora che la sfida è globale, e che la Sardegna ha dimostrato di poterci stare, è però giunto il momento di costruire reali opportunità per il territorio attorno al successo del nettare di Bacco. La regione deve cominciare ad immaginare un percorso realmente costruttivo sulla base del successo dell'ambasciatore Cannonau. "E' una grandissima opportunità per la Sardegna per farsi conoscere come destinazione dagli enoturisti, e come destinazione di eccellenza per tutti coloro che amano il vino", le parole illuminate di Francesco Morandi, assessore regionale al Turismo. E' proprio il caso di dire, in vino veritas.