La querelle sul glifosato scrive un nuovo capitolo. Dopo il valzer sulla concessione o meno dell’utilizzo, parte il tiramolla sulla eventuale proroga. Ricordiamo che il glifosato è una sostanza chimica parecchio utilizzata nei prodotti fitosanitari (PPP), soprattutto in agricoltura, per controllare le erbe infestanti che competono con le colture. Attualmente è approvato per l’uso nell’UE fino al 15 dicembre 2022, ma ben 4 paesi europei ne sostengono una proroga dell'autorizzazione.
In vista di quella scadenza, le autorità nazionali di Francia, Ungheria, Paesi Bassi e Svezia hanno inviato all’Efsa (l'autorità europea per sicurezza alimentare) e alla European Chemicals Agency (Echa) una corposa bozza di valutazione del glifosato, l'erbicida più usato al mondo.
Gli esperti dei 4 paesi hanno esaminato le evidenze a favore dell'utilizzo presentate dalle società che chiedono il rinnovo dell’approvazione per la commercializzazione della sostanza nell’UE. La bozza del rapporto è di circa 11.000 pagine.
L’Efsa e l’Echa organizzeranno ora consultazioni parallele sul documento, aperte al pubblico. Prenderanno il via nella prima settimana di settembre di quest’anno.
Alla fine del 2022, sulla base di questa valutazione del rischio da parte delle autorità, la Commissione europea deciderà sul rinnovo del glifosato. Si preannuncia un’altra durissima battaglia.