Bioeconomia, città in trasformazione, tecnologie d’avanguardia: la Giornata del Clima 2018, celebrata ieri, è stata occasione per far comprendere alle giovani generazioni che la difesa dell’ambiente è un preciso impegno sociale che dirige la ricerca, orienta le scelte della politica e coinvolge lo sviluppo economico e il mondo del lavoro. L'evento si è svolto in alcune scuole superiori bolognesi e ha coinvolto funzionari del Comune e scienziati dell'Università di Bologna e del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, che hanno poi presenteto le loro ricerche e le politiche urbane idonee a frenare il riscaldamento globale e i suoi effetti.
Gli interventi si sono articolati in un programma che comprende cinque istituti scolastici. Al Liceo Galvani, Matteo Pompili di ShowRoom Energia e Ambiente – il centro del Comune di Bologna dedicato alla didattica ambientale su energia e rifiuti – ha raccontato il clima attraverso l’analisi di video presenti sulle piattaforme digitali più utilizzate dai ragazzi. Annamaria Celli del Dipartimento Unibo di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali, ha invece esplorato la produzione di bioplastiche.
Al Liceo Laura Bassi, la fisica Silvana Di Sabatino ha parlato di come sta cambiando la qualità dell’aria – parametro essenziale e vitale che sta peggiorando a causa del cambiamento climatico – e di quali soluzioni possiamo adottare per ripulirla. Mentre all'Istituto Santo'Alberto Magno, Attilio Castellarin del Dipartimento Unibo di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali, ha parlato del fenomeno dell’aumento delle alluvioni dovuto all'aumento delle piogge estreme.
All'Istituto Salesiano B.V. di San Luca, la filosofia della bioeconomia è stato al centro dell’intervento di Lucia Vannini del Dipartimento Unibo di Scienze e tecnologia agro-alimentari e Giulio Zanaroli del Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali. Infine, all'Iti Aldini Valeriani, Stefano Materia del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici ha spiegato ai ragazzi il mestiere dello scienziato, che in questo campo deve confrontarsi con veri e propri supercomputer attraverso cui disegna gli scenari futuri, e i parametri sui quali i decisori politici basano le proprie scelte. Sulle politiche ambientali in atto in città interverranno Chiara Caranti e Francesco Tutino del Settore Energia e Ambiente del Comune di Bologna, spiegando come la città stia mettendo in campo una moltitudine di strumenti per abbattere i gas serra da un lato e come, dall’altro si sta attrezzando per adattarsi ad un mondo che inevitabilmente cambierà.