L’ondata di freddo che ha investito l’Italia non ha risparmiato il mondo agricolo e il conto è estremamente salato.
E’ presto per quantificare i danni ma una prima analisi stima che le piogge gelate e le intense nevicate degli ultimi giorni abbiano causato solo in Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Veneto danni per 500 milioni di euro.
Il maltempo ha bruciato oltre il 30% della produzione orticola, il peso della neve ha fatto collassare il 15% delle serre. E non va meglio negli allevamenti: il gelo ha danneggiato le condutture che portano acqua agli abbeveratoi, lo stress da freddo ha ridotto la produzione di latte ovino e caprino di oltre il 20%, e poi in alcune zone è stato difficoltoso il ritiro del latte fresco e si sono impennati i costi per l’energia sostenuti dalle imprese.
A rischio oltre il 35% degli alberi da frutta già in fiore per il gennaio insolitamente caldo, in particolare si temono ricadute per kiwi, albicocco, pesco e ciliegio, e ancora non si conoscono gli effetti dell’ondata di freddo sui vigneti, già stressati da una estate torrida.
Gli effetti del gelicidio sulla circolazione stradale hanno poi ostacolato le consegne di prodotti deperibili e rallentato le esportazioni verso i Paesi del nord Europa, tradizionale sbocco del made in Italy ancor più da quando vige l’embargo russo.