Tutti pazzi per la frutta secca. Secondo i dati economici, crescono gli acquisti ma anche le occasioni di consumo, sintomo forse di una ritualità che cambia e di preferenze insospettabili solo pochi anni fa. Se infatti mandorle, uva sultanina, pistacchi, noci e nocciole sono i prodotti preferiti nel nostro Paese, un’analisi delle occasioni di consumo ci aiuta a comprendere l’evoluzione della frutta secca nel vissuto degli italiani.
In base a recenti stime, primeggia con il 32% dei consumi l’aperitivo/happy hour, che vede dominare arachidi, mandorle e semi tostati. Segue l’uso come ingrediente in cucina (29%): qui pinoli, uva sultanina, noci, nocciole e anacardi sono protagonisti. Il mercato è ormai destagionalizzato, ma il pezzo forte delle occasioni di consumo è, con il 21% le festività di fine anno, che si confermano periodo di tradizionale utilizzo soprattutto di fichi, noci in guscio e datteri. Il tutto senza dimenticare le finalità dietetiche e salutistiche (12%) che associamo in particolare alle prugne disidratate e denocciolate, e il successo dei prodotti proposti come snack da consumare durante la giornata (4%). Chiude con il 2% l’utilizzo in pasticceria.