Si prevede un netto calo della produzione di frumento, per questo anno. A causa della persistente piovosità nel momento della semina, infatti, il totale delle superfici coltivate a frumento duro sarebbe calato quasi del 10% , di circa il 5% quello destinato a frumento tenero. Si tratta di un'elaborazione redatta da Ismea nella seconda settimana di marzo e sulla base degli investimenti dichiarati.
Le regioni più colpite sono Basilicata e Marche mentre, grazie al fatto che la semina si è protratta fino a gennaio inoltrato, Sicilia e Puglia sono riuscite a limitare i danni. Le stime vedono andare in controtendenza il granoturco, che ha visto un incremento della superficie coltivata del 7% rispetto al 2010. Di questo territorio lasciato "sguarnito" potrebbe approfittarne la soia, che richiede una minore quantità di concimi e quindi risulta essere economicamente più vantaggiosa da produrre. Per venire incontro alle esigenze dei produttori di pasta, quindi, quest'anno Ismea prevede un maggiore ricorso alle importazioni rispetto al passato. Speriamo che non ne derivi un aumento dei prezzi.