Tra tanti modi di celebrare il Ferragosto, uno dei più ancestrali è quello di “Ferra il Bosko”, la notte in cui la gente di Abbadia San Salvatore (Siena) rievoca una tradizione ultra centenaria. Le memorie del paese raccontano che sul finire del pomeriggio, il 14 agosto i badenghi uscivano di casa per dirigersi verso la vetta dell’Amiata. Camminando attendevano la discesa dell’oscurità per poi accender fuochi nel bosco attorno ai quali, in molti, trascorrevano tutta la notte. La montagna così si illuminava di tanti falò in un rito estivo del fuoco che da sempre era considerato vero atto di devozione alla montagna madre e alla sua natura. Un avvenimento che non può non richiamare alla mente l’altra grande tradizione di Abbadia San Salvatore legata al fuoco: le Fiaccole della vigilia di Natale.
Una festa che ha una natura intima ed allo stesso tempo collettiva. Una camminata che è un vero e proprio viaggio dell’anima: dalla luce del giorno al buio della notte, dalla musica al silenzio assoluto, dall’energia dell’aggregazione alla quiete della solitudine, dall’attività fisica al ristoro, Ferra il bosko offre un percorso sensoriale unico nel cuore del Monta Amiata. Un’esperienza semplice ma non convenzionale e proprio per questo molto profonda e densa di significati.
Oggi, grazie all’Associazione Culturale Ferra il Bosko, la sera del 14 agosto, grandi e piccini escono di casa e partono verso la montagna. Un percorso di 6 chilometri che da Abbadia San Salvatore sale fino al Primo Rifugio Amiatino e che viene arricchito di momenti di spettacolo ed enogastronomia. Tre le tappe (Ex Officina Mineraria – Catarcione – Primo Rifugio Amiatino) e ad ogni sosta si beve, si mangia, si ascolta musica e si recuperano le energie per raggiungere il main stage, la tappa principale, dove si celebra la fine del percorso con grigliate a non finire e concerti.
Si può scegliere di compiere l’itinerario a piedi così da godere la massimo dell’esperienza di “Ferra il Bosko” con la luce che si spegne lentamente tra gli alberi trasformandosi in notte, la quiete della montagna intervallata da momenti di convivialità durante le tappe, i suoni che della natura che diventano sempre più presenti con il calare della sera. Esiste anche la possibilità di usufruire di un servizio di navetta gratuita in funzione dalle ore 19 alle ore 2.30, che collegherà ininterrottamente l’inizio dell’evento (partenza dall’ex officina meccanica, sede dell’appena inaugurato museo minerario multimediale) al primo rifugio facendo fermate nella tappa intermedia di Catarcione.
Chi volesse muoversi in auto può anche usufruire di parcheggi allestiti presso le tre aree dell’evento. Il tragitto totale è di 6 km. E come da tradizione, a fine della serata, intorno alle ore 2.00, chi lo desidera potrà accamparsi per la notte nel bosco aspettando il sole di ferragosto.