ROMA – Fausto Borella, uno dei massimi intenditori di olio extravergine di oliva (per due anni è stato l’esperto ufficiale dell’olio per la rubrica “Gusto” di Canale 5), ha presentato presso la sede dell’Uci-Unione coltivatori italiani in via In Lucina, nel cuore di Roma, la prestigiosa guida “Terre d’olio”, edizione 2015, libro di cultura territoriale che celebra il prezioso “oro verde” della gastronomia mediterranea ed esalta i luoghi più suggestivi del nostro Paese.
Toscano di Lucca, cresciuto alla scuola di Luigi Veronelli, Borella è un enogastronomo di solida preparazione, nonché un dinamico divulgatore delle virtù dell’extravergine grazie principalmente ai due marchi che ha reso celebri in breve tempo in tutta Italia: “Maestrodivino”, nato nel 2004, e “Maestrod’olio”, fondato nel 2008, con i quali organizza eventi, corsi, seminari e degustazioni alla scoperta dei migliori oli di eccellenza.
Fiore all’occhiello della sua dinamica missione nella comunicazione di questo grande prodotto dell’identità gastronomica italiana è, appunto, la guida “Terre d’olio” (Maestrod’olio editore), raccolta di aziende di eccellenza, di territorio e di artigianalità. Nell’ultima edizione sono presenti 172 degustazioni e 121 produttori distribuiti in 19 regioni.
Partendo da un'attenta valutazione organolettica degli oli selezionati dallo stesso Borella, il volume illustra anche i valori artistici ed enogastronomici dei luoghi in cui operano le aziende di eccellenza, descritte con un taglio diverso rispetto alle altre guide settoriali, come “Oli d’Italia” del Gambero Rosso o “Guida agli extravergini” di Slow Food, in quanto, come sottolinea l’autore, “si propone nella sua doppia natura di libro di viaggio e di guida tecnica”. Del resto l’olio extravergine d’oliva costituisce sempre più una passione profonda per gli italiani, quasi al pari del vino: è al centro di incontri, seminari, convegni, degustazioni, eventi, manifestazioni, concorsi e premi anche internazionali.
Il presidente dell’Uci-Unione coltivatori italiani, Mario Serpillo, a cui Borella ha fatto dono di una copia del prezioso volume, ha ringraziato non solo per l’occasione conviviale offerta e per il cortese dono, ma soprattutto per un’opera letteraria che esalta le identità culturali del nostro Paese associandole ai più autentici valori enogastronomici.