In base alle stime Istat nel 2023, il comparto agricolo dell’insieme dei paesi Ue27 ha fatto registrare una riduzione del volume della produzione dell’1%. Tra gli Stati membri più significativi, il calo più vistoso della produzione in volume ha riguardato Grecia, Spagna, Danimarca e Olanda mentre si è osservata una crescita in Francia, Portogallo e Polonia.
Il valore della produzione, a prezzi correnti, vede la Francia mantenere nel 2023 la prima posizione (96 miliardi di euro, -1,1% rispetto al 2022), seguita da Germania (76,3 miliardi di euro, +0,2%), Italia (73,5 miliardi di euro, +2,7%) e Spagna (65 miliardi di euro, +3,3%). Anche in termini di valore aggiunto la Francia conferma nel 2023 la leadership europea (39,2 miliardi di euro, -5,9% rispetto al 2022) seguita dall’Italia (38,2 miliardi di euro, +3,8%) e, più a distanza, dalla Spagna (32,9 miliardi di euro, +12,5%) che si colloca in terza posizione, sorpassando la Germania (31 miliardi di euro, +3,3%).
I prezzi alla produzione (misurati in termini di prezzo base), dopo il forte rialzo del 2022, sono stimati in lieve crescita per il complesso Ue27 (+0,5%).
Le stime hanno mostrato nel 2023 una diminuzione dell’1,5% dei consumi intermedi in valore per il complesso Ue27. In riduzione i consumi intermedi nei Paesi Bassi, Spagna e Grecia mentre si sono registrati degli aumenti in Portogallo, Romania, Francia e Italia. I prezzi dei beni e servizi impiegati si sono ridotti mediamente per l’Ue27 dell’1% con Spagna, Paesi Bassi e Germania tra i Paesi con le diminuzioni più sensibili e Portogallo, Francia e Italia tra quelli che hanno registrato variazioni al rialzo.
Si è poi attenuato l’impatto dei consumi intermedi sul valore della produzione: hanno inciso per il 58,4% nel complesso Ue27 (58,9% nel 2022), con percentuali maggiori in Danimarca, Polonia, Portogallo e Paesi Bassi e inferiori alla media Ue27 in Italia, Spagna, Grecia e Romania. L’andamento dell’indicatore A di reddito agricolo, che misura la produttività del lavoro in agricoltura, restituisce per il 2023 un valore negativo per l’Ue27 (-6,6%). Le diminuzioni più significative si sono registrate per Danimarca (-25,9%), Polonia (-23,1%) e Francia (-14,4%). Un andamento positivo è stato osservato, invece, solo per Spagna (+11,1%), Portogallo (+9,9%) e Italia (+4,2%).