L’idea di Euroflora nacque alla fine degli anni ’60 a Genova, in un territorio che ha fatto la storia della floricoltura italiana ed europea. La fonte di ispirazione, per l’allora Fiera di Genova, oggi integrata in Porto Antico di Genova Spa, furono le floralies di Ghent, le più antiche e celebri d’Europa.
Il 27 agosto 1965, da Bruxelles il presidente di A.I.P.H., l’associazione internazionale dei produttori orticoli, Emile Debroise concesse l’autorizzazione per lo svolgimento della manifestazione. Fu una tappa importante perché legittimò il prestigio di Euroflora, creando un effetto a cascata sui paesi europei a grande tradizione florovivaistica, che decisero così di partecipare alle neonate floralies italiane. Da allora in poi, fino al 2011, Euroflora ha avuto cadenza quinquennale; oggi i calendari europei sono profondamente cambiati e degli appuntamenti storici di breve durata rimangono in vita Ghent, Nantes e, per l’appunto, l’appuntamento genovese con una formula profondamente rinnovata. Il regolamento internazionale prevede la gratuità degli spazi a disposizione degli espositori, su cui grava l’onere di allestire aree a giardino con esemplari rari, collezioni e produzioni di eccellenza oltre a una vasta gamma di concorsi tecnici ed estetici che premiano la qualità e l’armonia di quanto esposto e rappresentano un elemento di stimolo per gli espositori che vedono premiata la qualità delle loro produzioni e la bellezza dei loro insiemi. Nelle ultime edizioni Euroflora ha riservato sempre più attenzione all’architettura del paesaggio, dedicando un concorso tematico – oggi suddiviso in due categorie, under e over 30 – per sostenere la creatività nella progettazione. La valutazione da parte delle Giurie internazionali, composte da più di cento selezionatissimi esperti, è effettuata il giorno precedente l’apertura al pubblico.
Il lettering e il celebre logo che da sempre identificano la manifestazione nacquero nella fase iniziale, dalla creatività di Emanuela Tenti. Due astratte corolle contrapposte, anticonvenzionali e caratteri volutamente imperfetti hanno avuto grande successo vincendo competizioni internazionali e sono stati utilizzati da incisori e zecche di Stato per la realizzazione di medaglie e francobolli.
La prima edizione di Euroflora fu un successo, l’anno il 1966. La manifestazione venne salutata da 250 mila visitatori e vi parteciparono 263 espositori da 19 Paesi. I dati complessivi delle undici edizioni rilevano la partecipazione di più di 6.700 espositori da tutto il mondo.
I visitatori sono stati 5 milioni e mezzo. Dal 1966 a oggi si sono tenuti oltre 6300 concorsi tecnici ed estetici ai quali hanno partecipato migliaia di floricoltori e florovivaisti, determinando nuove mode e nuovi stili di consumo.
Gli espositori di Euroflora sono innanzitutto i produttori, floricoltori e florovivaisti che partecipano a titolo individuale o riuniti in sotto l’egida delle Regioni e delle Camere di Commercio, ma sono anche i Comuni e i Paesi esteri, un insieme articolato che mette in risalto eccellenze e biodiversità. Altrettanto importante è la progettazione di Euroflora, fortemente improntata in questa edizione 2022 alla presenza dell’acqua e alla ricerca di un segno che evidenzi l’esistente da quanto è temporaneamente in esposizione. Sotto questo aspetto l’edizione 2018, l’undicesima, ha segnato l’inizio di un nuovo ciclo: la scelta dei Parchi e dei Musei di Nervi ha rappresentato una sfida che si è tradotta in qualcosa di unico e straordinario, capace di destare autentica meraviglia e allo stesso tempo di far riflettere sull’importanza della natura nel rispetto più autentico della complessità di parchi storici affacciati sul mare, in uno degli angoli più suggestivi della città di Genova, e del patrimonio artistico conservato nelle Raccolte Frugone, nella Galleria d’Arte Moderna e nella Wolfsoniana che fa da sfondo alle composizioni floreali.
Oggi Euroflora è un termine evocativo che richiama alla mente un grande spettacolo di piante e fiori ed è entrato nel vocabolario comune. Da tre presidenti della Repubblica – Sandro Pertini, Francesco Cossiga e Oscar Luigi Scalfaro – ai principi Grace e Ranieri di Monaco, a Marella Agnelli, moltissime sono state le visite illustri alla manifestazione.
Dal 1966 Euroflora ha rappresentato il più grande strumento di promozione florovivaistica che l’Italia abbia mai avuto. In origine la manifestazione si rivolgeva in prevalenza ai produttori di fiori recisi e piante da interno, per estendersi poi al settore del vivaismo da esterno. Fu proprio quest’ultimo a guadagnare via via posizioni fino a diventare una componente importantissima di Euroflora e oggi il vivaismo rappresenta la principale voce italiana dell’export floricolo. La grande capacità di Euroflora è sempre stata quella di trasmettere, attraverso la riscoperta del fiore e della pianta come abitudine di vita, un messaggio di amore e di rispetto per la natura e l’ambiente e di far conoscere a un vastissimo pubblico le più svariate tecniche di utilizzo del verde.
Dal 2018 anche le modalità di fruizione e di arrivo a Euroflora sono sostenibili, l’accesso è a numero chiuso con biglietti acquistabili esclusivamente in prevendita, i parchi sono raggiungibili esclusivamente con il treno e con bus e taxi, con la massima attenzione per i disabili motori. Sempre in tema di sostenibilità sempre più numerosi sono gli esemplari donati al termine della manifestazione per arricchire aree verdi di fruizione pubblica.
Per la prima volta, nell’edizione 2022, Euroflora avrà un importante risvolto business. Grazie all’accordo con ICE Agenzia nell’ambito del piano di valorizzazione del Made In Italy, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, saranno presenti delegazioni di buyers esteri. Associazione Italiana Centri di Giardinaggio promuoverà la presenza di buyers nazionali.
Nel 2021 Euroflora, dopo un salto di qualche edizione, ha ottenuto nuovamente il riconoscimento ufficiale da parte di AIPH ed è gemellata con le Floralies di Nantes.