Non arriva a destinazione la proposta di autoregolamentazione avanzata dai quattro segmenti dell'industria degli alcolici (vino, birra, distillati e sidro) per un'etichetta che abbia informazioni su ingredienti e calorie. La Commissione europea, che aveva in precedenza invitato il settore a farsi avanti prima di intervenire con una proposta legislativa, ha esaminato lo schema di etichetta presentato nel marzo scorso, giudicando la proposta incoerente e non adatta a fornire informazioni corrette ai consumatori.
Il tema è caldo e dibattuto, ci sono discussioni tra le autorità di Bruxelles e le parti interessate, ma al momento non è possibile indicare se e quando il dialogo sfocerà nella presentazione di una proposta legislativa.
E’ vero anche che il tentativo di proporre un sistema di etichettatura univoco per i diversi settori aveva portato al ritorno di vecchi dissapori nel mondo del vino, uno su tutti l’ aggiunta di zucchero contro mosto concentrato, e i viticoltori erano stati i più espliciti nel chiedere un intervento del legislatore UE con un regolamento che includesse il riconoscimento della possibilità di usare l'etichetta elettronica. Ora, dopo questo niente di fatto, toccherà alla Commissione varare un regolamento.