Il Ministero dellAmbiente ha approvato tutti e cinque i progetti di educazione ambientale proposti dal Club alpino italiano alle scuole che si trovano all’interno dei confini di altrettanti parchi nazionali. Come riportato nel bando ministeriale da 1,3 milioni di Euro, si tratta di iniziative coerenti con i principi e gli impegni espressi nella Carta dell’educazione ambientale, approvata nel novembre 2016, e con la strategia "Plastic free" avviata dallo stesso Ministero. Sono stati in tutto 45 i progetti vincitori, che saranno realizzati nei territori dei 24 parchi nazionali del nostro Paese entro l’anno scolastico 2019-20.
I cinque progetti promossi dal CAI che saranno finanziati coinvolgeranno altrettanti parchi: Gran Paradiso, Pollino, Stelvio, Appennino Tosco-Emiliano, Abruzzo, Lazio e Molise. "Filo conduttore nelle attività educative del Club alpino è la frequentazione del territorio con esperienze sensoriali alla scoperta di habitat, culture e tradizioni, incontrando abitanti e paesi", afferma il Presidente della Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano Filippo Di Donato.
Entrando nel dettaglio 1500 ragazzi parteciperanno al progetto "H2O: Risorsa a 360° nel Parco Nazionale Gran Paradiso", il quale, pur essendo incentrato sulla tematica "acqua", presenta ricadute su diversi ambiti informativi, educativi e formativi e si rivolge, oltre alle scuole, a cittadini, istituzioni, operatori economici e turisti. Prevede inoltre lo scambio di esperienze e buone pratiche tra aree protette con un viaggio di istruzione a Caramanico, nel Parco Nazionale della Majella, per proseguire nei paesi del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Nell’area lombarda del Parco Nazionale dello Stelvio il CAI coinvolgerà l’IC Alberti di Bormio e l’IC Damiani di Morbegno (SO) nel progetto "Scuole alpine per la valorizzazione e l’educazione alla sostenibilità del territorio". L’iniziativa, che intende dare vita a una stabile collaborazione per l’educazione alla montagna sul campo, sperimenterà concretamente i percorsi educativi formali scaturiti dalle indicazioni dell’"Alpine School Model – Modello di Scuola Alpina", esito del progetto"YourAlps", nell’ambito del programma europeo Interreg – Alpine Space. Tali percorsi educativi, durante il prossimo anno scolastico 2019-2020, potranno caratterizzare la certificazione delle "Alpine School".
Nel Parco Nazionale del Pollino, con "Il richiamo della foresta", il Club alpino intende stimolare l’interesse e la curiosità dei bambini di otto classi di scuole elementari e medie all’interno dell’area protetta in Basilicata e in Calabria. Sono previste otto uscite sul territorio, con l’obiettivo di sviluppare nei giovanissimi il pensiero critico, trasmettendo loro le complessità del mondo naturale e lo sviluppo dei comportamenti corretti e delle buone pratiche (ad esempio evitare l’utilizzo di oggetti usa e getta, in particolare di plastica, preferendo oggetti riutilizzabili). Nel corso delle uscite saranno presenti momenti di pulizia del bosco in modo che i partecipanti si rendano conto del reale impatto dei rifiuti, da ridurre nella quantità e da riportare sempre a valle per la raccolta differenziata.
Legata al patrimonio boschivo anche l’iniziativa "Uomini e foreste: conoscere per difendere" nel Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, che intende anch’esso promuovere la conoscenza diretta dell’ambiente naturale montano da parte di alunni e insegnanti degli istituti presenti nell’area protetta. Le visite guidate, i soggiorni nei rifugi, le esperienze di cammino sui sentieri storici e i pernottamenti in tenda saranno le modalità di azione privilegiate per gestire e sviluppare la progettualità. Prevista inoltre un’attenzione specifica all’inclusione degli alunni con disabilità motorie.
Nel Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, infine, il Club alpino porterà avanti il progetto "Montagna, clima e uomo: cambia il clima e cambiano i comportamenti dell’uomo". Il territorio sarà proposto come un vero un vero laboratorio per l’applicazione delle buone pratiche per la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento e la resilienza di fronte alle sfide ambientali. Attraverso interventi in aula ed escursioni per le singole classi interessate, si offriranno ai ragazzi spunti per conoscere e riflettere sui cambiamenti climatici, sulle loro conseguenze su risorse naturali come acqua e boschi, sui possibili danni che possono causare e sui comportamenti da tenere per mitigare incuria e atti dolosi.
"Il CAI ha una visione ampia di criticità ed eccellenze di montagna da risolvere e promuovere insieme, recuperando il piacere dell'incontro e del dialogo, attraverso intese e alleanze, alimentate da buone pratiche, ricerche e studi (condivisi e partecipati trasversalmente nei cinque progetti)", conclude Di Donato. "Camminando insieme si va lontano (famoso proverbio del Kenya), condividendo e ponendo al centro di questi progetti l'educazione ambientale di vecchie e nuove generazioni. Un’educazione chiesta con coerenza e determinazione, come avvenuto nel recente sciopero scolastico per il clima. Siamo noi adulti che possiamo e dobbiamo garantire il capitale sociale, culturale e naturale, oggi e nel prossimo futuro, e la crescita di solidarietà, uguaglianza e rispetto reciproco".