Secondo uno studio della Wageningen University, pubblicato su PLoS Pathogens, sta per abbattersi sull’intero globo la “Peste delle Banane” che mette a rischio la sopravvivenza stessa del frutto giallo.
Il nemico è il fusarium oxysporum, un fungo e una vecchia conoscenza di agricoltori ed agronomi per via di un forte attacco alle coltivazioni che arrivò negli anni ’50 e che prese il nome di “malattia di Panama”. Distrusse la varietà Gros Michel allora dominante sui banchi dei mercati di tutto il mondo. La scomparsa del frutto esotico venne scongiurata grazie ad una varietà custodita nei giardini botanici inglesi: la Cavendish, riuscì a battere il fungo e a deliziare miliardi di consumatori.
Oggi l’allarme è su una variante del fusarium, che dall’Indonesia si è diffuso in tutta l’Asia e dal 2013 ha saltato continenti e devastato le colture in Medio Oriente, Africa e Australia. Il rischio maggiore è che arrivi in Centro e Sud America, dove è concentrata la gran parte della produzione mondiale di banane.
Una battaglia difficile da vincere perché, al momento, non esistono armi efficaci per combattere il fungo in quanto le varietà prodotte oggi derivano da ibridazioni che producono un frutto sterile e devono essere riprodotte per talea e ciò produce una scarsa variabilità genetica che pone enormi problemi nella ricerca di una alternativa alla Cavendish; la riprova dell’importanza della biodiversità.