La Commissione ha erogato un aiuto per un valore di 66,5 milioni di euro dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea a favore di Bulgaria, Italia e Romania in seguito a tre catastrofi naturali verificatesi nel 2014.
Gli aiuti — 1,98 milioni di euro alla Bulgaria, 56 milioni di euro all'Italia e circa 8,5 milioni di euro alla Romania — intendono coprire in parte i costi degli interventi di emergenza attivati in seguito alle alluvioni; contribuiranno in particolare a ripristinare infrastrutture e servizi fondamentali, a rimborsare i costi delle operazioni d'emergenza e di soccorso e a far parzialmente fronte a quelli di bonifica nelle regioni disastrate.
Per quanto riguarda l’Italia, ricordiamo che nell'ottobre e novembre 2014 cinque regioni italiane (Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana) sono state ripetutamente colpite da forti piogge che hanno causato alluvioni, frane e smottamenti. Nel febbraio 2015 le autorità italiane hanno chiesto un aiuto finanziario da parte del Fondo di solidarietà. La relazione presentata dall'Italia fa il punto del disastro, in particolare in Liguria, dove i fiumi hanno rotto gli argini inondando ponti e strade e causando gravi danni ai settori economici e produttivi di molte città, tra cui Genova. La catastrofe ha provocato nel complesso 11 vittime e lo sfollamento di 3.000 persone.
Romania: Nel maggio 2014 la Romania è stata colpita da alluvioni che hanno danneggiato i sistemi di trasporto, le reti idriche, energetiche e di comunicazione, abitazioni e aziende agricole. La vicina Serbia ha già ottenuto un aiuto di solidarietà dell'UE in seguito alla stessa catastrofe. L'inondazione ha interessato 30 dei 42 distretti della Romania, obbligando a sfollare la popolazione locale e provocando gravi danni in diversi settori dell'economia. Molti agricoltori hanno perso raccolti e bestiame, e le vie d'accesso forestali sono state distrutte dalla rottura delle dighe. Molti ospedali, scuole, edifici pubblici e beni culturali sono stati allagati.
In luglio e agosto forti precipitazioni, alluvioni e frane hanno colpito più di 126 000 persone in cinque distretti dell'Oltenia, regione sud-occidentale della Romania. Secondo la domanda di aiuto, più di 2 300 case, 20 scuole, 11 chiese e 9 scuole materne sono state danneggiate, sbarramenti e dighe hanno ceduto, strade, ponti, impianti per il trattamento delle acque e la rete di canalizzazione hanno riportato danni. Molti agricoltori hanno subito enormi danni alla produzione.
Bulgaria: nella regione di Severozapaden – una delle regioni dell'UE meno sviluppate – ha risentito pesantemente delle alluvioni dell'estate del 2014. La domanda di aiuto segnalava che il grosso del danno ha interessato la città di Mizia e il paese di Krushovitsa. Oltre a strade principali e aziende agricole, sono stati colpiti 700 edifici pubblici e abitazioni. Il 2 agosto il sindaco di Mizia ha dichiarato lo stato di emergenza e ha ordinato lo sfollamento di più di 800 persone. Le reti energetica, idrica e dei trasporti, gli edifici pubblici, il patrimonio culturale e le riserve naturali hanno riportato gravi danni.
Nel 2015 lo stanziamento annuale complessivo per il Fondo di solidarietà ammonta a 541,2 milioni di euro. Sommando l'avanzo dello stanziamento dell'anno precedente, l'importo totale del Fondo di solidarietà disponibile per il 2015 supera gli 895 milioni di euro.
Il contributo finanziario del Fondo è calcolato in base ai danni diretti totali provocati da una catastrofe e l'aiuto può essere utilizzato soltanto per operazioni essenziali di emergenza e di recupero (quali definite all'articolo 3 del regolamento).
Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea è stato istituito per aiutare gli Stati membri e i paesi in via di adesione all'UE mettendo a disposizione un sostegno finanziario in seguito a gravi catastrofi naturali. Il Fondo è stato costituito dopo le gravi alluvioni dell'estate del 2002 in Europa centrale.
Il regolamento riveduto del Fondo di solidarietà è entrato in vigore il 28 giugno 2014 e semplifica le regole esistenti consentendo di versare i contributi con maggiore celerità.
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