L’assessorato all’Agricoltura della Regione Sicilia ha attivato la misura 11 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 sull’agricoltura biologica, settore che nell’isola registra una continua espansione. Come alternativa ai metodi di agricoltura tradizionali, il settore del biologico ha registrato un notevole sviluppo sin dal 1992, anno in cui è entrata in vigore la normativa comunitaria sul biologico. Da allora si è registrata una crescente conversione di aziende verso tale sistema di coltivazione. Una crescita che è andata di pari passo con la crescente attenzione e consapevolezza dei consumatori verso i prodotti agricoli. Oggi la Sicilia vanta oltre ottomila aziende di produzione primaria, circa 500 imprese di trasformazione e oltre 170.600 ettari di territorio coltivato.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Nino Caleca, insieme alla dirigente generale del Dipartimento, Sara Barresi, ha autorizzato l’attuazione della Misura 11 su tutto il territorio dell’isola nell’intento di non penalizzare, in termini di tempo e produzione, gli operatori del comparto biologico.
“Abbiamo deciso di anticipare i tempi rispetto all’approvazione del Piano di sviluppo rurale – ha spiegato Caleca a AdnKronos – per non fare gravare sugli agricoltori siciliani ritardi amministrativi non imputabili alla Regione Siciliana. I tempi della natura spesso non sono compatibili con quelli della burocrazia e con questa scelta evitiamo di perdere un’annualità del biologico”.
Il bando, pubblicato in data 24 aprile 2015, ha come finalità l’attivazione delle domande di aiuto inerenti la Misura 11 per il 2015, assicurando come tipologie di intervento sia la conversione all’agricoltura biologica di aziende agricole tradizionalmente intese sia il mantenimento delle imprese già operanti nel settore. Su una dotazione complessiva di 210 milioni di euro, il bando ne destina 50 alle aziende che puntano alla conversione al biologico e ben 160 milioni a quelle che scelgono l’implementazione della propria attività nel comparto.
Possonno partecipare al bando gli agricoltori “attivi” sia singoli sia associati, ovvero gli imprenditori a titolo principale, i coltivatori diretti e i possessori di partita Iva nel settore agricolo.
La domanda va presentata entro il 15 maggio 2015 per via telematica utilizzando il servizio disponibile sul sito del portale Sian, o per il tramite del Caa presso il quale è affidato il fascicolo aziendale, ovvero mediante i tecnici agricoli abilitati in esecuzione alle apposite convenzioni stipulate con l’amministrazione regionale.