Il Consiglio dei ministri ha approvato il secondo decreto sui nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici di questi ultimi mesi del 2016. Si tratta di misure per affrontare le ultime emergenze e per quanto riguarda l’agricoltura di sostenere la continuità produttiva delle attività zootecniche. Il decreto autorizza la spesa di 10.942.300 euro per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina dei settori ovi-caprino e suinicolo.
Il ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, ha spiegato come “Norcia, così come Amatrice e le altre aree interessate, sono la spina dorsale di un'economia che si basa su produzioni agricole e alimentari di grande qualità. Dobbiamo rafforzare le azioni per garantire la continuità produttiva e poi guardare al futuro”.
“Abbiamo in dirittura d'arrivo due bandi delle regioni fatti con Anac per l'acquisto di 200 stalle mobili e 70 container abitativi per gli allevatori. Con il prossimo decreto verranno raddoppiate direttamente le dotazioni, risparmiando così due mesi. Le Regioni poi ne attiveranno altri in base ai bisogni. Abbiamo stabilito di portare a 10 milioni di euro l'aiuto per coprire il mancato reddito degli allevatori. È una prima risposta davanti a uno scenario completamente mutato con il terremoto del 30 ottobre. È la più grave emergenza sismica degli ultimi trent'anni”.
Si sta anche lavorando per evitare che si perda il marchio Igp e per gestire il trasferimento transitorio dei prosciutti altrove. L'accesso ai finanziamenti sarà una procedura semplice e basata sugli animali posseduti dalle imprese al 31 luglio 2016. Le erogazioni partiranno da gennaio 2017 e sono in preparazione i dettagli tecnici su ovini e suini. Infine l’Unione Europea fa sapere di essere pronta ad intervenire a favore delle zone terremotate, ma deve essere il Governo a richiederlo. La complessità della situazione, con le scosse continue e molte aree colpite più volte, suscitano “grande preoccupazione” alla Commissione Ue, che resta “a disposizione delle autorità italiane”.
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