Istituito con il fine di conservare per le generazioni presenti e future, gli ecosistemi di rilievo internazionale e nazionale delle valli attorno al massiccio del Gran Paradiso, nel corso di questi quasi cento anni ha visto nel mantenimento della biodiversità, del paesaggio, nella ricerca scientifica e nello sviluppo sostenibile del proprio territorio le finalità principali attraverso le quali mantenere inalterati i valori naturalistici ed ambientali, migliorandone la conoscenza ed il rispetto. Nel solco della sua storia centenaria e senza perdere i suoi elementi fondanti, evolve continuamente; accanto a una ricerca scientifica di livello internazionale e un incremento delle presenze faunistiche, con il ritorno del lupo e la prima nidificazione del gipeto sulle Alpi Occidentali dopo l'estinzione, sono nati progetti finalizzati a valorizzare i prodotti e le imprese locali come il Marchio di Qualità Gran Paradiso.
Dopo anni, anche di duri contrasti, tra Ente e territorio, la centralità del dialogo con le comunità locali è stata la vera svolta per stabilire una reale credibilità, che facesse comprendere che il Parco non era solo un insieme di regole cui sottostare, ma un progetto di conservazione e sviluppo sostenibile con importanti ricadute positive sul sistema socioeconomico delle valli dell'area protetta; un sodalizio che si è via via rinforzato, portando alla creazione di progetti condivisi, recentemente con la nascita del centro Uomo e i Coltivi a Campiglia Soana e quello Acqua e Biodiversità di Rovenaud, e i quasi 8,8 milioni di euro di finanziamento ottenuti grazie al bando "Parchi per il clima" che vedono la realizzazione di interventi su attività e strutture in tutti i Comuni del Parco.
Ed è così che i festeggiamenti per il centenario si stanno organizzando in quest'ottica di condivisione. Il Parco sta coinvolgendo tutti e 13 i Comuni del territorio, immaginando per ognuno di essi un colore che lo rappresenti, tutti insieme comporranno così l'idea di una spirale, un'immagine che simboleggerà un progredire comune, continuo e strettamente connesso.
Il programma degli eventi sarà, quindi, declinato, affiancando a ciascun colore uno specifico aspetto legato alla gestione ed alla vita del Parco.
A livello nazionale, l'inizio dei festeggiamenti avverrà con un evento che avrà come sede l'Auditorium Parco della Musica a Roma, insieme al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise che, con una differenza di poche settimane, condividerà nel 2022 con il Parco Nazionale Gran Paradiso, i festeggiamenti per i cento anni, e a tutto il sistema delle aree protette italiane che operano a favore della conservazione della biodiversità di cui il Parco è decano.
Italo Cerise, Presidente del Parco: "Tra le sfide da affrontare nei prossimi anni, oltre al mantenimento dell'equilibrio tra conservazione e sviluppo sostenibile dell'area protetta, quella dei cambiamenti climatici è sicuramente quella più complessa, e che vede purtroppo l'animale simbolo del Parco, lo stambecco, come protagonista, a causa del delicato equilibrio tra l'ambiente e le esigenze ecologiche di questa specie, che viene a trovarsi nuovamente in pericolo, cento anni dopo essere stata salvata".