La salvaguardia della tradizione agroalimentare costituisce una garanzia per il benessere dei cittadini ed impone un’azione coordinata e costante di tutela da parte di aziende e istituzioni impegnate a vario titolo nella difesa della sicurezza alimentare. Questa la tesi di fondo sviluppata nel quadro della conferenza internazionale dal titolo «Fighting food crime, enforcing food safety», svoltasi nell’Auditorium di Palazzo Italia presso Expo 2015.
L’evento, iniziativa congiunta del Ministero della salute, di quello delle politiche agricole e del Comando generale dell’Arma dei Carabinieri, ha rappresentato la prosecuzione di un ciclo di appuntamenti di carattere internazionale promossi dal Governo italiano durante il recente semestre di presidenza del Consiglio dell’UE.
«C’è un nesso profondo – ha osservato Maurizio Martina, ministro dell'agricoltura – tra capacità di coordinamento globale e presidio dei territori e delle produzioni locali. Da parte sua il Mipaaf, nel primo semestre 2015, ha realizzato oltre 50.000 controlli in materia di sicurezza alimentare, incrementando di circa il 14% il numero delle verifiche rispetto all’anno precedente, cui sono da aggiungere oltre 300 interventi di tutela del made in Italy del mondo. Questi ultimi si basano su azioni ispettive condotte direttamente all’estero dai nostri funzionari in collaborazione con le competenti agenzie governative dei Paesi dove si scopre la presenza di prodotti contraffatti e presentati come italiani».
Importanti i numeri presentati dall’Arma dei Carabinieri; nei primi sei mesi sequestrati oltre 640.000 chilogrammi di prodotti oggetto di «agropirateria».