Tra le conseguenze dello spreco di cibo, tema attuale in queste ore, non dobbiamo dimenticare le risorse (non rinnovabili) impiegate, e quindi sprecate a loro volta, per produrre alimenti che nessuno mangerà.
Ed ecco il dato allarmante; solo in Italia, ogni anno, si prosciuga un bacino idrico grande come il lago d'Iseo per irrigare frutta, verdura e ortaggi che non verranno mai consumati. Lo spreco idrico del cibo che resta 'sul campo' vale oltre 16 milioni di tonnellate di acqua, ovvero 13.709.248.330 di metri cubi d'acqua, equivalenti al lago d'Iseo.
Lo segnala, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, l’agro-economista Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e direttore scientifico della campagna europea ''Spreco Zero'', nonché curatore del progetto Reduce, di Luca Falasconi.
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