Mentre c'è ancora incertezza sul fronte normativo, la Forestale combatte la Xylella fastidiosa con un approccio colturale al problema e consolidando la cultura delle buone pratiche agricole negli oliveti pugliesi.
C'è infatti un'azione di contrasto della diffusione della Xylella oltre i confini salentini, che ha trovato ampia e condivisa applicazione: la lavorazione dei terreni. Solo negli ultimi 5 giorni sono stati controllati circa 1.000 ettari afferenti ai 27 focolai infetti e circa il 90% dei terreni è risultato essere stato sottoposto alle previste arature.
Un'azione di prossimità, quella del Corpo forestale dello Stato, tipica di una forza di polizia che ha nel suo consolidato patrimonio professionale anche un approccio da polizia rurale particolarmente adatto a mediare il difficile rapporto tra istituzioni e territorio.
E’ stata attivata una base logistica attraverso la quale quotidianamente vengono coordinate 15 pattuglie composte da 3 unità ciascuna, che hanno il compito di perlustrare gli oliveti del Salento, con particolare riferimento alla fascia dei comuni posti sul confine nord della provincia di Lecce, sanzionando i proprietari che non hanno svolto le ordinarie pratiche colturali e che in questo modo favoriscono la diffusione della cicalina, il vettore della Xylella.