Oggi c’è ancora chi coniuga la passione con la produzione made in Italy. Birra Peroni ha festeggiato due giorni fa, insieme agli agricoltori della propria filiera agricola, l'inizio della raccolta dell’orzo da birra per la produzione di birra.
L’iniziativa, che si è svolta presso la tenuta Casali di Santa Brigida, alle porte di Roma, è stata l'occasione per ripercorrere la lavorazione della birra che, partendo dall’accurata selezione della migliore qualità di orzo e passando attraverso il processo di maltazione e produzione, arriva ad accompagnare i momenti e i pasti della tradizione italiana.
Birra Peroni collabora con oltre 1.500 agricoltori per la produzione di orzo distico da birra. Nel 2014 gli ettari di terreno seminati a orzo per Birra Peroni sono stati 16.500, per un raccolto di quasi 49 mila tonnellate, coprendo così il fabbisogno totale del marchio, che produce solo con ingredienti selezionati, come il malto 100% italiano, frutto di una speciale qualità di orzo cresciuto sotto il nostro sole e seguito con cura in tutte le fasi di crescita.
L’orzo viene prodotto in diverse regioni tra cui: Marche, Abruzzo, Molise, Umbria, Toscana e Lazio. In particolare il Lazio, con circa 5 mila ettari a coltura, è uno dei principali centri italiani di produzione, detenendo il 35% delle coltivazioni nostrane e impiegando più di 500 agricoltori. Il raccolto medio annuo, che viene poi stoccato e conferito alla Malteria Saplo di Pomezia, si attesta intorno alle 13 mila tonnellate.