Un impegno, da 50 anni. È quello del WWF, la più longeva associazione ambientalista di importanza nazionale del nostro Paese. Nel lontano 1966 un gruppo di amanti della natura aderì all’associazione internazionale nata 5 anni prima e dà lì iniziò l’avventura anche nel nostro Paese.
Da allora 35.000 ettari di territorio sono diventati oasi in cui preservare flora e fauna e far conoscere le bellezze del nostro Paese soprattutto ai bambini delle scuole; importanti battaglie hanno portato per esempio all’approvazione della legge sulla caccia e della legge quadro sui parchi (nel 1991); animali come il cervo sardo, l’orso, il lupo, ma anche il pelobate fosco (un piccolo rospo padano) e uccelli come la pernice bianca, sono stati salvati dall’estinzione.
Per l’occasione domenica scorsa tutte le oasi del WWF sono state aperte gratuitamente per condividere questa importante ricorrenza assieme a chi ama la natura e la vuole conoscere e proteggere.
L’attività del WWF non è solo ricordo ma, soprattutto, futuro. Attualmente esponenti sono presenti sulla Amerigo Vespucci della Marina Militare, per promuovere iniziative e incontri nei porti; nei vari centri di recupero continuano a sorvegliare i nidi delle tartarughe marine; sostengono progetti come quello a favore della foresta di Dzanga Sangha (per il quale era stato istituito anche un SMS solidale).
Insomma, l’associazione è nel pieno delle sue energie e ha intenzione di andare avanti con lo stesso vigore che l’ha caratterizzata in questi anni, con l’aiuto prezioso dei soci e dei sostenitori.
la foto è di Eligio Mariano Testa – Unaat Sardegna