Il gruppo Granarolo, uno dei principali player dell’agroalimentare italiano, ha approvato il progetto di bilancio 2014 che vede ricavi oltre quota un miliardo di euro (1.037 milioni), con un più 4,8 per cento rispetto al 2013.
Il progetto di bilancio ora sarà sottoposto all’assemblea degli azionisti, in calendario il prossimo 10 aprile.
Il gruppo Granarolo comprende due realtà: un consorzio di produttori di latte – Granlatte – che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima – e una società per azioni – Granarolo spa – che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 12 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale e due in Francia.
Il gruppo Granarolo rappresenta così la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti circa mille allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 1.200 automezzi per la distribuzione, che movimentano 750 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa 50 mila punti vendita presso i quali 11 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo.
Il Gruppo, inoltre, si avvale di controlli qualità esterni svolti da enti di certificazione internazionale qualificati e garantiti dall’International Food Standard (Ifs), dal British Retail Consortium (Brc) e dall’EU organic food certification (Cps). Dal 2002, il processo produttivo è certificato dal sistema di gestione qualità ISO 9001.
“I risultati raggiunti testimoniano la validità della strategia di crescita che ha l’obiettivo di acquisire dimensioni di player internazionale con una quota di export del 35 per cento nel 2016, passata in due anni dal 4 per cento al 16 per cento – spiega Gianpiero Calzolari, presidente del Consiglio di amministrazione di Granarolo spa. “Considero quello approvato oggi il miglior bilancio del gruppo perché evidenzia indicatori di crescita positivi in un contesto di particolare difficoltà caratterizzato da un mercato domestico di riferimento in calo e da un prezzo della materia prima che ha raggiunto i massimi storici. Nel 2014 abbiamo per la prima volta superato il miliardo di euro di fatturato migliorando la leva e riducendo l’indebitamento. Abbiamo fatto importanti passi in Europa (qui il fatturato realizzato quest’anno è cresciuto di oltre il 20 per cento), ma anche posto un presidio forte in Cina con il primo ufficio commerciale a Shanghai per sviluppare i mercati cinese e dell’Est asiatico. Nelle scorse settimane è nata Granarolo Chile spa, prima piattaforma per approcciare il mercato sud americano.
Sul fronte domestico, sono da segnalare l’integrazione di Pinzani 1969 S.r.l. specializzata nella produzione di pecorino a “latte crudo”, e nelle scorse settimane, quella di Gennari Italia S.r.l., società parmense con una lunga tradizione nella produzione di parmigiano reggiano e prosciutto di Parma, che apporterà a regime un fatturato aggiuntivo di circa 40 milioni di euro e costituirà ulteriore volano per l’esportazione delle tipicità del nostro territori. Il 2015 sarà ancora un anno di crescita con un duplice obiettivo. Da un lato prevediamo di consolidare il mercato europeo con ulteriori accordi e partnership, dall’altro guardiamo con attenzione ai mercati extra europei, in particolare quelli asiatici e statunitensi dove possiamo valorizzare la filiera italiana e le eccellenze del ‘made in Italy’. Abbiamo poi grandi aspettative per Expo che sosterrà la valorizzazione del patrimonio agroalimentare italiano. Granarolo rappresenterà la filiera italiana del latte all’interno di Padiglione Italia. E’ un’opportunità unica per il Paese e per aziende come Granarolo che crescono all’estero facendosi ambasciatrici del buon cibo italiano – conclude Calzolari.
Il Gruppo Granarolo conta circa 2.100 dipendenti al 31 dicembre 2014. Il 77,48 per cento del Gruppo è controllato dal Consorzio Granlatte, il 19,78 per cento da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74 per cento da Cooperlat.
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