Per via del surriscaldamento abbiamo cominciato a coltivare banane e avocado in Sicilia. Tutto bene quindi? No perché sono a rischio le piante di cacao dell’Africa occidentale dove il clima sta diventando più secco e l’effetto serra taglia la resa delle colture di orzo e luppolo per la birra in Belgio e Repubblica Ceca.
Ma anche i produttori di champagne francesi sono in allarme per l’aumento delle temperature di quasi 1,2 °C negli ultimi 30 anni nella zona di coltivazione, tanto che si stanno attrezzando per lo spostamento fino in Inghilterra della zone di coltivazione più idonee.
Nella Pianura Padana si coltiva oggi circa la metà della produzione nazionale di pomodoro destinato a conserva e di grano duro per la pasta, colture tipicamente mediterranee.
Una situazione che ha avuto effetti straordinari in Sicilia dove nascono ormai i primi avocado Made in Italy, frutto tipicamente tropicale, a Giarre ai piedi dell’Etna. A Palermo invece grazie al microclima e alla posizione soleggiata, si riesce addirittura produrre le prime banane nostrane.
L’argomento è stato discusso al summit mondiale degli agricoltori "Agricoltura e cambiamento climatico" organizzato a Parigi dall'Organizzazione mondiale degli agricoltori (OMA), dal Comitato delle Organizzazioni professionali agricole dell'Unione europea (Copa) e dal Consiglio dell'agricoltura francese in occasione del Vertice COP21 di Parigi.