Il “Protocollo d’intesa per l’applicazione delle buone pratiche agricole e la salvaguardia del patrimonio apistico” è stato siglato a Cesena il 27 gennaio scorso. Sottoscritto da Assosementi, assieme al Consorzio delle Organizzazioni di Agricoltori Moltiplicatori di Sementi (COAMS), dalle Associazioni degli apicoltori della Regione Emilia-Romagna e dall’Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione (UNIMA), il documento ha l’obiettivo di condividere una strategia comune per la tutela delle attività apistica e sementiera.
Il Protocollo di intesa tra apicoltori, moltiplicatori, sementieri e contoterzisti è il risultato di un processo partecipativo tra le Organizzazioni produttive, sotto l’egida del Servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna. L’obiettivo è di salvaguardare il patrimonio dei pronubi e la biodiversità. Una delle prime iniziative sarà di istituire un tavolo di lavoro al fine di condividere le problematiche dei settori e individuare le migliori soluzioni per la corretta difesa delle coltivazioni sementiere, garantendo nel contempo la salute delle api e quindi dell’ambiente. Grazie a tale intesa che ha visto la piena collaborazione di tutte la parti coinvolte, verrà promossa la realizzazione di strumenti informativi e di momenti formativi per gli operatori, al fine di accrescere la conoscenza delle tecniche produttive e delle normative in vigore, sapendo di poter contare sul coordinamento e sulla collaborazione del Servizio Fitosanitario Regionale dell’Emilia Romagna”.
Il protocollo fissa alcuni precisi paletti e indica gli obiettivi da raggiungere nel breve e nel medio periodo. Si parte anzitutto ribadendo il divieto di effettuare trattamenti sulle colture sementiere durante la fioritura con insetticidi, acaricidi ed altre sostanze tossiche per non mettere a rischio la sopravvivenza delle api. Un divieto espressamente previsto da normative regionali che hanno fatto da apripista ad analoghi provvedimenti in seguito adottati anche a livello nazionale. Il tavolo tecnico avrà anche il compito di mettere a punto una sorta di prontuario di buone pratiche agronomiche per conciliare il buon esito delle produzioni sementiere con la tutela degli insetti pronubi.
Una recente relazione della Commissione europea vede il nostro Paese tra i 6 maggiori produttori di miele in Europa, avendo superato le 23.000 tonnellate nel 2015.