Il pacchetto di investimenti stanziati con il Decreto Sud vanno nella giusta direzione, soprattutto per quel che riguarda il ricambio generazionale e la Banca della Terra. La conversione in legge del provvedimento che introduce agevolazioni nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia autorizza ad un certo ottimismo.
La misura, in particolare, introduce lo stanziamento di 50 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione, per permettere un contributo a fondo perduto fino al 35% e mutui agevolati a tasso zero agli imprenditori agricoli under 40 e la possibilità di dare in concessione o in affitto ai più giovani terreni e aree in stato di abbandono. La norma prevede che entro sei mesi dalla entrata in vigore del decreto “Resto al Sud” i Comuni dovranno provvedere a un censimento de i terreni agricoli abbandonati da almeno 10 anni e delle aree edificate a uso industriale, artigianale, commerciale, turistico-ricettivo in stato di abbandono da almeno 15 anni.
Si introducono agevolazioni anche alle imprese agricole colpite dalla siccità con la proroga di due mesi per l'iperammortamento, misura agevolativa fino al 30 settembre 2018 per investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2017.