Cala il numero degli occupati a maggio 2015, secondo i dati Istat, spegnendo – almeno per il momento – le previsioni ottimistiche del governo sulle conseguenze del “Jobs Act”.
Dopo il buon aumento di occupati nel mese di aprile 2015 (più 0,6 per cento), a maggio gli occupati sono invece diminuiti dello 0,3 per cento, pari a 63 mila unità, rispetto al mese precedente. Il tasso di occupazione, pari al 55,9 per cento, è calato di 0,1 punti percentuali nell’ultimo mese. Rispetto all’anno scorso, però, l’occupazione è cresciuta dello 0,3 per cento (più 60 mila unità da maggio 2014 a maggio 2015) e il tasso di occupazione di 0,3 punti.
Il calo dell’occupazione registrato a maggio coinvolge anche i più giovani. Gli occupati 15-24enni diminuiscono del 2,8 per cento rispetto ad aprile (-26 mila). Il tasso di occupazione giovanile, pari al 15 per cento, diminuisce di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Migliora, seppur molto lievemente, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati): a maggio 2015 è stata pari al 41,5 per cento, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di un punto percentuale rispetto a maggio 2014. Ciò è dovuto, però, soprattutto al calo degli occupati.
Il tasso di disoccupazione generale resta invece invariato rispetto al mese precedente. E’ al 12,4 per cento. Nell’ultimo mese la disoccupazione è cresciuta tra gli uomini (più 1,7 per cento), mentre è calata tra le donne (meno 2,2 per cento). Lo stesso andamento si osserva per i tassi di disoccupazione: quello maschile, pari al 12,1 per cento, aumenta di 0,2 punti percentuali, mentre quello femminile, pari al 12,7 per cento, diminuisce di 0,2 punti.