Tutto pronto per la quinta edizione della Settimana del Pianeta Terra, il festival nazionale delle Geoscienze che anche quest’anno, dal 15 al 22 ottobre 2017, permetterà a tutti di scoprire il patrimonio naturale italiano grazie ai Geoeventi organizzati in tutte le Regioni.
Non solo scienza, ma anche enogastronomia, storia, arte e cultura, per un totale di 204 appuntamenti che coinvolgeranno 172 località italiane. Saranno oltre 600 i ricercatori e i divulgatori scientifici che animeranno i Geoeventi della Settimana del Pianeta Terra e oltre 300 gli enti partecipanti: 126 associazioni scientifiche e culturali, 77 Comuni, 30 musei, 32 Università, 3 Enti di ricerca, 3 osservatori scientifici, 27 parchi e riserve, 14 istituti di istruzione secondaria superiore, 6 Soprintendenze Archeologiche, 11 fondazioni, 4 ordini professionali, 1 ONG, 4 regioni, 2 comunità e unioni montane e 2 Arpa.
La Sicilia è la Regione con il più alto numero di Geoeventi (35), seguita dalle Marche con 21 appuntamenti e la Puglia con 14. Tante le proposte per la Settimana del Pianeta Terra: oltre ad escursioni e passeggiate nei centri urbani e storici, non mancheranno visite guidate, esposizioni, laboratori didattici e sperimentali per bambini e ragazzi. Ma anche attività musicali e artistiche, degustazioni conviviali, conferenze, convegni, workshop, tavole rotonde, porte aperte nei musei e nei centri di ricerca.
“La conoscenza del nostro territorio e dei rischi a cui è soggetto, del suo sottosuolo e delle sue risorse consente di difenderci meglio da pericoli come terremoti, frane ed eruzioni dei vulcani e di sfruttare con coscienza e rispetto i doni che la natura ci offre. Lo studio degli equilibri che governano il pianeta può consentire agli scienziati della terra di migliorare la qualità della nostra vita”, sottolinea Rodolfo Coccioni, professore ordinario di Paleontologia all’Università degli Studi di Urbino e co-responsabile della Settimana del Pianeta Terra.
“Il nostro pianeta è in continua evoluzione e attraverso le rocce possiamo leggere non soltanto il passato della vita della Terra ma anche la lenta e continua trasformazione di ambienti e paesaggi. Comprendere l’evoluzione del nostro pianeta è una condizione imprescindibile per uno sviluppo armonico e sostenibile della nostra società, soprattutto in un paese così a rischio come il nostro”.
“Con la Settimana del Pianeta Terra vogliamo mettere a disposizione di tutti gli italiani l’enorme patrimonio geologico, naturale e culturale che abbiamo a disposizione”, aggiunge Silvio Seno, professore ordinario di Geologia strutturale presso l’Università degli Studi di Pavia e co-responsabile della Settimana del Pianeta Terra. “Vulcani, terremoti, laghi e orme preistoriche: grazie a musei, parchi naturali, università ed enti di ricerca proporremo in ogni parte d’Italia Geoeventi che faranno conoscere a tutti il ruolo delle Geoscienze e il loro ruolo strategico per il nostro futuro”.
Sulle tracce dei primi italiani: valorizzare i geositi
L’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale organizza un’intera giornata dedicata alla conoscenza del geosito delle “Ciampate del diavolo” (Vulcano di Roccamonfina, Comune di Tora e Piccilli, prov. di Caserta), conosciuto in tutto il mondo poiché contiene orme umane fossili fra le più antiche del mondo. Ma recenti studi hanno evidenziato la necessità di interventi di adeguata tutela e conservazione del geosito che corre il rischio di perdere una parte significativa del suo potenziale paleontologico e turistico. Con la Settimana del Pianeta Terra, accompagnati da esperti e studiosi, i visitatori avranno l’occasione di conoscere il sito delle “Ciampate del diavolo” sia in chiave scientifica che turistica.
Quando: 20 e 21 ottobre 2017 – http://www.settimanaterra.org/node/2435
Tufo e antiche grotte: Cesa sotterranea
Le cavità antropiche in ambito urbano saranno al centro del seminario con escursione che si terrà in provincia di Caserta: nel centro storico di Cesa esistono ben 99 cavità artificiali ubicate in poche migliaia di metri quadrati, di cui circa 60 sono vere e proprie grotte. Molte di esse sono collegate tra di loro creando dei suggestivi paesaggi sotterranei.
Quando: 21 ottobre 2017 – http://www.settimanaterra.org/node/2716
Conoscere i terremoti con la realtà aumentata a Catania
Scoprire da vicino i terremoti e capire i rischi dei danni non-strutturali che possono causare anche quando sono di bassa magnitudo: sarà possibile a Catania, con il Geoevento “Dentro il terremoto”, grazie ad un percorso con speciali stand “animati” con suoni, immagini e video. Attraverso applicazioni di realtà aumentata, il percorso fornirà esempi di danno sismico non strutturale sia all’interno che all’esterno degli edifici, insieme ad alcuni semplici rimedi che ciascuno può mettere in pratica per difendersi dai terremoti. L’evento avrà luogo presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Catania, Osservatorio Etneo, che aprirà le porte a studenti e pubblico.
Quando: 21 ottobre 2017 – http://www.settimanaterra.org/node/2468
Giornata vulcanica a San Venanzo
In occasione della Settimana del Pianeta Terra sarà possibile “entrare” in un vulcano nel Parco e Museo Vulcanologico di San Venanzo (Tr), per conoscere i fenomeni vulcanici e gli effetti che questi hanno su uomo, ambiente ed economia. Il secondo percorso riguarda la lunga storia della vita sulla terra: attraversando le sale, i diversi temi si traducono in allestimenti visuali ed interattivi che aiutano a comprendere quali fattori abbiano plasmato il paesaggio che ci circonda. La visita si articola tra le sale del museo, con allestimenti visuali e interattivi, e il parco stesso sviluppato intorno a 3 piccoli vulcani attivi circa 265.000 di anni fa. L’obiettivo è permettere ai visitatori di ripercorrere la storia del vulcano, ammirando coni, crateri e colate laviche, oltre a rocce e minerali rari tra cui la Venanzite che ha diffuso il nome della località di San Venanzo nel mondo.