Durante Euroflora, la spettacolare manifestazione florovivaistica in programma dal 21 aprile al 6 maggio ai Parchi di Nervi, il Comune di Chiavari allestirà un'area verde di più di 200 mq, che prenderà spunto dal giardino tipico ligure della casa colonica.
Un omaggio al meraviglioso Parco Botanico di Villa Rocca, che in occasione dell'evento aprirà le sue porte ai visitatori di Euroflora, consentendo l'ingresso gratuito a tutti I possessori del biglietto – motivo in più per visitare i portici e la passeggiata a mare della graziosa cittadina.
Chiavari offre così ai turisti, tra geometrie all'italiana e fascino esotico, con macchie di colore, fiori d'angelo e ortensie, una particolare "degustazione" del Parco cittadino, oasi verde in pieno centro storico e giardino "verticale"dal quale assistere a panorami inaspettati sui tetti e sul mare.
Il Parco Botanico di Villa Rocca è una testimonianza della moda nata in Liguria nei primi anni del secolo scorso di coltivare all'aperto alberi e fiori provenienti dalle aree equatoriali. Un'eccezionalità per la nostra latitudine resa possibile dal microclima della Riviera. La costruzione del Parco chiavarese si deve infatti alla famiglia Rocca che, di ritorno dall'Argentina, volle ricreare ambienti di diverse zone del mondo nel terreno adiacente al palazzo Costaguta, acquistato a inizio novecento. Su progetto dell'architetto genovese Caccia, la realizzazione del Parco risale al1908 el'area verde fu poi donata alla città qualche anno dopo per diventare giardino botanico e galleria d'arte.
Oggi una nuova comunicazione e un nuovo video, realizzato in collaborazione con la Filarmonica di Chiavari, rendono omaggioai diversi bellissimi scorci del giardino: grotte, cascatelle, laghetti, un tempietto neo-pompeiano, il Padiglione del Té; e la musica classica e il verde rilassante fanno venire voglia di essere già lì.
Spostando l'orizzonte un po' più in là
C'è un Parco meraviglioso, situato in Liguria al confine con l'Emilia Romagna, a pochi chilometri da Chiavari, noto per i suoi boschi, i suoi laghi, i suoi splendidi panorami: è il Parco dell'Aveto, che parteciperà ad Euroflora 2018 con un doppio allestimento. Il Parco dedicherà uno spazio importante alla ricostruzione e al racconto della filiera del legno, e uno spazio minore, ma non meno interessante, alla rappresentazione delle Miniere di Gambatesa, la più grande miniera di manganese d'Europa prima di cessare la sua attività estrattiva e diventare patrimonio museale.
Minatori per un giorno
Le Miniere di Gambatesa hanno riaperto al pubblico alla fine del 2016 e il Parco ha riavviato il rilancio culturale, turistico ed economico della Val Graveglia, storica sede di miniere, e di tutto il Parco dell'Aveto. Oggi chiunque può assaporare l'emozione di essere minatore per un giorno: in compagnia di una guida si entra nei sotterranei della miniera a bordo di un caratteristico trenino dei minatori per circa un chilometro; poi la visita prosegue a piedi, alla scoperta del mondo geologico, minerale e minerario, attraverso un percorso suggestivo, ma alla portata di tutti. A Euroflora sarà quasi come essere lì, tra rocce e minerali, come in un giardino geologico, davanti ai caratteristici binari décauville e ad un vagone ex-minerario autentico carico di materiali.
Una foresta sostenibile: il Parco dell'Aveto e la filiera virtuosa del legno
Ai Parchi di Nervi, in occasione di Euroflora, il linguaggio della natura -unito a quello del fumetto-racconterà la storia degli ultimi decenni del Parco dell'Aveto, nei quali si è continuato a lavorare con impegno ad un importante progetto di rinaturalizzazione delle foreste.
In quest'ottica si è scelto di effettuare tagli selettivi nei confronti delle specie alloctone per favorire la crescita di specie spontanee, come faggi e aceri: una politica di gestione forestale completamente integrata e sostenibile, che ha l'obiettivo di costituire una filiera del bosco che possa coniugare tutela ambientale e sviluppo economico locale.
I lavori di riqualificazione e rinaturalizzazione delle foreste del Parco prevedono infatti che il legname proveniente dai tagli selettivi -principalmente conifere di impianto artificiale, tra cui Abeti rossi e bianchi e conifere di provenienza esotica- venga trasformato e riutilizzato all'interno del Parco stesso.
Il legno viene quindi utilizzato per strutture e arredi, gli scarti rimessi in circolo. Ma non solo: le grandi conifere, come già accade con la Regione Liguria e il Comune di Genova, trovano spazio nelle piazze durante le feste natalizie, risparmiando altre piante non per forza destinate al taglio.
Si realizza così una filiera del bosco virtuosa e che si autosostiene anche economicamente, con riutilizzo del legno a 360°. Una storia che non si stanca mai di essere raccontata e che crea un legame indissolubile con I valori dell'undicesima edizione di Euroflora.