Su quali basi progettare una città "giusta"? Come si può ricominciare a parlare di una nuova visione urbana? Quali i concetti cardine attorno ai quali ripensare la nuova città? Interrogativi questi sui quali si confronteranno studiosi e professionisti riuniti, il 4 e l'11 maggio per l'evento "La città giusta. Nello spazio e nel tempo" presso la Basilica di San Miniato al Monte a Firenze. La due giorni di studio è organizzata dall'Associazione Cantiere Venturino Venturi, con la collaborazione di Basilica di San Miniato al Monte, Fondazione Balducci, Fondazione La Pira, Fondazione Michelucci, Associazione Porcinai, FAF-OAF Fondazione Architetti Firenze e Ordine Architetti Firenze, Università di Firenze (DIDA) e con il contributo di Fondazione CR Firenze e di Generali Valore Cultura.
"La città degli urbanisti è in crisi – si legge nella nota diffusa dagli organizzatori – così come quella del mercato immobiliare, e della politica asservita ai poteri forti. Lo spazio urbano si è trasformato in molti casi in un luogo in-sostenibile. Nel dopoguerra, a Firenze, uno straordinario fermento etico e la presenza di personalità di rilievo in vari campi portò a intravedere la possibilità di una città nuova, "giusta". Il dibattito riguarda gli amministratori e i cittadini, appassiona tecnici e artisti, produce riflessioni e realizzazioni importanti".
La prima giornata sarà inaugurata dagli interventi di Padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato al Monte e di Alessandra Petrucci, Rettrice dell'Università degli Studi di Firenze e dalla Fondazione Balducci. A introdurre Lucia Fiaschi dell'Associazione Cantiere Venturino Venturi. Seguirà un estratto dal film "Le chiavi di una storia – la comunità dell'Isolotto" del regista Federico Micali. Si parlerà poi di cultura della città, città variabile, umanesimo e urbanesimo con, tra gli altri, Patrizia Giunti (Fondazione La Pira), Andrea Aleardi (Fondazione Michelucci), Marco Pellegrini (Università di Bergamo). Francesca Mugnai (Università̀ di Firenze) esporrà l'idea della città di Edoardo Detti e Francesca Privitera (Università di Firenze) relazionerà sulla città ideale di Leonardo Savioli. A Bruno Corà (Fondazione Burri) sarà affidata la presentazione della mostra sull'immagine della città nell'arte che verrà allestita nel 2024. Tra le 17.00 e 17.30 tavola rotonda "Dialogo intorno alla città".
La seconda giornata (11/05) prevede in programma una prolusione di Raul Pantaleo (TAMassociati) e, tra gli altri, gli interventi di Sergio Givone (Università di Firenze), Raffaele Milani (Università di Bologna), Pietro Laureano (Architetto e urbanista e consulente Unesco per gli ecosistemi in pericolo), Giuseppe De Luca (Direttore del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze), Gregorio Arena (Università di Trento), Franco Panzini (presidente associazione Porcinai). Nel pomeriggio è in programma un'altra tavola rotonda sulla città. Ai relatori, che saranno al centro delle tavole rotonde di chiusura delle giornate di studio, verranno chieste delle parole chiave per inquadrare il dibattito su una nuova visione urbana.
"Sarà centrale il ruolo di Firenze – si legge nella presentazione del convegno – che nella storia ha saputo rendere testimonianza di momenti di grande tensione etica, muovendo proprio dal tema della città, basti pensare a Giorgio la Pira, Ernesto Balducci e Giovanni Michelucci, così da offrire rinnovate proposizioni di riflessione e un'apertura per nuove tracce etiche che siano collante del nostro vivere civile".