E' un vero e proprio crollo quello riguardante i consumi di frutta e verdura in Italia. Gli acquisti sono diminuiti del 22% in dieci anni, passando dai 450 chili a famiglia del 2000 ai 350 chili del 2010. Un meno 9 per cento anche nel primo trimestre del 2011. Nonostante si tratti di alimenti indicati in qualunque dieta, parte integrante dell'alimentazione mediterranea, vivono ormai una crisi nera che sembra perenne. Tra le cause, secondo le organizzazioni dei coltivatori, gli eccessivi rincari e l'inadeguatezza delle normative comunitarie per affrontare le crisi di mercato. Particolarmente grave la situazione nel settore delle pesche: negli ultimi quindici anni sono state abbandonate quasi la metà delle coltivazioni.
Sotto accusa le distorsioni nel passaggio dal campo alla tavola, con prodotti sottopagati ai produttori e rincari nei passaggi successivi fino al punto vendita. Basta frequentare qualsiasi supermercato per rendersi conto che frutta e verdura sono diventati un lusso che non tutti possono più concedersi.