Come se non bastassero la siccità e il maltempo primaverile, come se i produttori non avessero già le loro preoccupazioni. Ora anche i furti. Che ci sono sempre stati, ma quest’anno, sarà per le produzioni più scarse, sono molto aumentatati. Così, i produttori si trovano costretti a praticare le “ronde” per difendere l'uva nei vigneti dai ladri, ma anche le mandorle e le olive. E' quello che sta accadendo in questi giorni in Puglia. Un fenomeno che sembra stia crescendo di pari passo con i violenti cambiamenti climatici in atto.
I furti ormai sono praticamente, tanto che alcuni agricoltori hanno predisposto ronde notturne fai da te, mentre altri si sono affidati a istituti di vigilanza. Considerata la gravità del fenomeno, difficilmente quantificabile, gli interessati hanno ripetutamente chiesto alle prefetture un intervento per il pattugliamento delle aree più sensibili, per contrastare il fenomeno quando sono in corso le campagne di raccolta di uva da tavola, da vino, mandorle e per l'imminente campagna olivicola, prodotti che fanno gola a gruppi criminali italiani e stranieri.
Al momento la regione più colpita è la Puglia. Nel barese sono state depredate soprattutto le preziose mandorle, e nella provincia di Taranto sono centinaia i ceppi di uva da tavola e da vino tagliati e i tendoni tranciati, con vitivinicoltori sconfortati e impauriti.
Un fenomeno che preoccupa molto anche gli olivicoltori, già duramente provati da tre annate caratterizzate dal crollo della produzione, che in alcune aree è arrivato fino anche al 60 per cento.