Con l’avvio degli investimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la produzione di biometano dedicato ai trasporti e ad altri usi, si potranno produrre in Italia entro il 2026 fino a 2,3 – 2,5 miliardi di mc di biometano in più. Un’occasione importante per il Paese ma soprattutto per la Puglia.
Oggi è più che mai fondamentale, anche come contrasto all’impennata dei costi energetici, sostenere il settore agricolo, uno dei principali motori della transizione ecologica. Ma occorre ancora uno scatto in avanti. “Serve accelerare l’emanazione dei provvedimenti attesi dal progetto biometano previsto dal PNRR. Se plaudiamo alla firma del nuovo Dm Biometano occorre sveltire l’emanazione delle procedure applicative per dare avvio ai primi bandi consentendo agli imprenditori di passare in fretta alla fase degli investimenti, nel rispetto dei tempi dettati dal PNRR. Serve, inoltre, dare una risposta alla quota di aziende che non potrà cogliere le opportunità previste dal PNRR. Il DM FER 2 potrebbe rappresentare un provvedimento essenziale in tal senso purché tenga conto delle esigenze di continuità di questi impianti, tutelando così non solo le iniziative già in corso ma anche una produzione elettrica rinnovabile nazionale che può, da subito, contribuire a una maggiore indipendenza energetica dei nostri territori.”, ha dichiarato il Presidente del CIB, Consorzio Italiano Biogas, dott. Piero Gattoni.