La carta d'identità dell'olio toscano è scritta nella terra su cui crescono gli ulivi. A rivelarlo è stato il progetto GeOEVOapp dell'Università di Firenze, condotto da Samuel Pelacani, ricercatore del Dipartimento di Scienze della Terra (DST), Sandro Moretti e Simone Tommasini, docenti DST, Maria Teresa Ceccherini e Luca Calamai, docenti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI).
La presentazione del progetto si terrà nell'Aula Magna dell'Università di Firenze mercoledì 14 dicembre (ore 9,30 – Piazza San Marco, 4). Parteciperanno la rettrice Unifi Alessandra Petrucci, il direttore del DST Luca Bindi, il direttore del DAGRI Simone Orlandini e la vicepresidente della Regione Toscana e assessora all'agricoltura Stefania Saccardi, oltre a Cecilia Del Re, assessora all'urbanistica di Firenze, Ilaria Lorenzini, assessora a turismo, scuola, attività produttive di Anghiari, Valentino Berni, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Toscana, e Filippo Legnaioli (Frantoio del Grevepesa). Saranno presenti Andrea Marrucci e Niccolò Guicciardini, rispettivamente sindaco e vicesindaco di San Gimignano (programma completo del convegno).
GeOEVOapp, nato nell'ambito delle iniziative promosse dal Partenariato Europeo per l'Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura, vede la collaborazione tra DST e DAGRI di UniFI, che si sono avvalsi del supporto di Biochemie Lab, CIA Toscana, il Frantoio del Grevepesa, le aziende agricole "Il Viuzzo" e "Il Faggeto" e numerose altre aziende agricole toscane. Ha come obiettivo lo sviluppo di un metodo innovativo d'indagine attraverso il quale sarà possibile tracciare la provenienza di un campione d'olio tramite le sue componenti geochimiche e biochimiche. In particolare, GeOEVOapp propone di sviluppare una metodologia innovativa finalizzata alla salvaguardia dell'intera filiera produttiva dell'olio Extra Vergine di oliva (EVO), focalizzandosi sulle peculiarità legate a geodiversità e biodiversità del territorio toscano.
Il progetto ha dovuto fare i conti con l'attuale mancanza di marcatori territoriali che legano in maniera univoca l'olio EVO con la sua "terra di origine", quindi ha esplorato tecniche di ricerca all'avanguardia per mettere a punto un protocollo operativo in grado di caratterizzare il legame esistente fra prodotto-olio ed elementi biodisponibili per l'olivo nel suolo. L'obiettivo è offrire alle piccole e medie aziende olivicole della Toscana uno strumento che permetta di valorizzare l'olio che producono.
GeOEVOapp, infine, intende fornire un forte contributo alla tutela della biodiversità del territorio toscano, sempre più necessaria nell'attuale contesto storico, e offrire alla comunità strumenti utili per il mantenimento di un ecosistema resiliente.