La sicurezza alimentare e il cambiamento climatico sono interconnessi, mentre i sistemi agroalimentari globali sono la soluzione al problema. E’ la convinzione che il direttore generale Fao, il cinese QU Dongyu, ha espresso ai capi di Stato e di governo riuniti al vertice mondiale sull’azione per il clima a Dubai. Qu ha espresso il sostegno della Fao alla Dichiarazione degli Emirati sull’agricoltura sostenibile, i sistemi alimentari resilienti e l’azione per il clima, recentemente lanciata, già approvata da 134 paesi.
“L’attuazione della Dichiarazione degli Emirati guidata dalla Roadmap della Fao per il raggiungimento dell’SDG2 mantenendo 1,5 gradi Celsius, sono strumenti chiave per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) nell’ambito dei Four Betters, senza lasciare nessuno indietro“, ha poi affermato.
La tabella di marcia coglie gli enormi contributi che le nazioni possono dare alla costruzione della resilienza climatica, dell’adattamento e della mitigazione, nonché della sicurezza alimentare, attraverso soluzioni che solo il settore agroalimentare offre.
“Dobbiamo produrre di più con meno mezzi. I sistemi agroalimentari devono essere trasformati per essere più efficienti, più inclusivi, più resilienti e più sostenibili per contribuire efficacemente alla disponibilità, all’accessibilità e all’accessibilità economica del cibo e per raggiungere tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile”, ha sottolineato Qu. Il direttore generale della Fao ha sottolineato che le soluzioni per aiutare i paesi a costruire resilienza, adattamento e mitigazione e a raggiungere la sicurezza alimentare esistono già; tuttavia, “abbiamo bisogno di politiche abilitanti per colmare il divario di investimenti, per garantire che i finanziamenti per il clima aumentino e raggiungano coloro che ne hanno più bisogno, in particolare i piccoli agricoltori”, ha concluso.
Sebbene i flussi globali di finanziamenti per il clima siano aumentati, il sostegno ai sistemi agroalimentari resta indietro rispetto ad altri settori, costituendo meno del 20% dei finanziamenti per lo sviluppo legati al clima nel 2021. Qu ha evidenziato che le nazioni devono garantire che il fondo per perdite e danni, storicamente avviato il primo giorno della Cop28, raggiunga le comunità agricole che sono in prima linea nella crisi climatica.