Il Sahara diventa sempre più grande. Il più esteso deserto è cresciuto di oltre il 10% nell’ultimo secolo, e la «colpa» è ancora una volta dei cambiamenti climatici. Il graduale riscaldamento globale, abbinato al calo delle precipitazioni, è la causa principale della desertificazione. Un fenomeno che probabilmente sta accadendo a tutti i deserti del mondo.
A dimostrare la crescita è una ricerca pubblicata nei giorni scorsi dal Journal of Climate dell’American Meteorological Society. Uno studio che considera temperature e precipitazioni dal 1920 al 2013, mettendoli in relazione alle dimensioni del deserto, calcolate anno dopo anno con immagini satellitari.
I risultati sono specifici per il Sahara, ma probabilmente hanno implicazioni anche per gli altri deserti del mondo. Il cambiamento climatico probabilmente allargherà la circolazione di Hadley – che coinvolge l’atmosfera tropicale generando un’ascesa di aria calda nei pressi dell’equatore – causando l’avanzata verso Nord dei deserti. Ma il Sahara si sta ingrandendo anche vero Sud, e questo ci fa capire che ci sono dei meccanismi aggiuntivi che ancora dobbiamo interpretare, la spiegazione del progessor Nigam dell’Università del Maryland.
Secondo i ricercatori, l’espansione del deserto più grande al mondo è una combinazione di fattori influenzati dall’uomo e dai cambiamenti naturali. E mentre il Sahara si espande, il Sahel si ritira, sconvolgendo i fragili ecosistemi della regione.
I livelli di precipitazioni sono cambiati in tutta l’Africa in tutte e quattro le stagioni, dal 1902 in poi. E questo sta contribuendo anno dopo anno a rendere più arido il Sahel, riducendo drasticamente le zone fertili e coltivabili. Un danno incalcolabile, «che si sta percuotendo sulle popolazioni della zona», ha concluso l’accademico.