Il cambiamento climatico continua a dispiegare i propri devastanti effetti: se i livelli delle emissioni climalteranti non diminuiranno entro i prossimi decenni, nel 2100 in Alto Adige le temperature estive aumenteranno di ben 5 gradi, mentre in inverno la neve a quota 1500 metri di quota diminuirà fino al 90%, causando una drastica portata dei fiumi in estate. Lo afferma il Rapporto sul clima di Eurac Research di Bolzano, condotto da 20 ricercatori tra climatologi, biologi, sociologi, ingegneri che hanno collaborato con oltre 30 esperti del settore pubblico e di altre istituzioni per arrivare a questi sorprendenti risultati. Nelle 125 pagine del Rapporto sul clima sono tracciati gli scenari futuri nonché le raccomandazioni da rivolgere alle amministrazioni locali affinché facciano ancora di più la loro parte nella lotta al cambiamento climatico.
Lo scenario che si prospetta avrà delle ripercussioni su altri ambiti come quello dell’agricoltura e della selvicoltura. Le altre temperature, infatti, causeranno la proliferazione di parassiti, mentre ci saranno problemi per gli impianti di irrigazione dell’acqua. Potrebbe registrarsi un aumento delle piogge torrenziali e dei temporali.
C’è anche uno scenario meno drastico, che prevede una riduzione delle emissioni inquinanti a partire dal 2040 e che porterebbe impatti negativi molto meno drastici. “Non possiamo predire con esattezza il clima del futuro. Il quadro è molto complesso e ci sono molte variabili in gioco. Ciò premesso, le serie storiche di dati e i modelli matematici ci permettono di individuare dei trend, per esempio delle precipitazioni o delle temperature".