"Il progetto della Casa della montagna di Amatrice è coerente con l’indicazione a suo tempo pervenuta dal territorio e, nelle forme che saranno possibili, costituirà un punto di raccordo ad alto valore simbolico e funzionale per tutte e quattro le realtà regionali interessate dall'onda sismica di questi ultimi mesi. Il Club alpino italiano mantiene la contestuale volontà di dare risposte, utilizzando risorse proprie, a specifiche esigenze territoriali che, nel caso delle Marche, riguardano prioritariamente interventi di recupero della sentieristica e della viabilità nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con le relative strutture d’appoggio, favorendo così la ripresa della sua frequentazione”.
Sono parole del Presidente generale del CAI Vincenzo Torti, pronunciate all'Università di Camerino, in occasione dell'Assemblea straordinaria del CAI Marche sull'utilizzo dei fondi raccolti dalla sottoscrizione aperta dal Sodalizio per le popolazioni terremotate e delle risorse che si intendono destinare.
Su questo argomento il CAI Marche ha infatti approvato una mozione per sollecitare attenzione proprio su specifiche modalità d’impiego delle risorse disponibili, grazie anche alla generosità di tantissimi Soci CAI e di Unimont, per dare risposte a specifici bisogni dei territori coinvolti dal susseguirsi dei terremoti.
“L’Assemblea è stata un importante momento di condivisione di obiettivi che abbiamo realmente percepito come reciproco” afferma il Presidente Monelli. “Progettualità, responsabilità, forte senso di appartenenza al Sodalizio e schiettezza sono cardini per i Soci marchigiani e devono essere declinati, in un momento in cui l’Appennino è sotto scacco per il sisma e la neve, insieme e con sempre maggiore entusiasmo”.
La delegazione CAI è stata accompagnata dal Sindaco e dal Presidente della Sezione di Camerino nella zona rossa del paese, che occupa di fatto tutto il centro storico. “E' davvero impressionante quello che è accaduto qui – continua Torti – Si è verificata una vera deportazione degli abitanti e il centro di Camerino si è trasformato in un borgo fantasma. E' nostro dovere fare conoscere all’esterno questa particolare situazione”.
Vi è stato poi l’incontro con il Presidente del Parco dei Sibillini, Prof. Oliviero Olivieri, con il quale sono stati visitati i borghi più colpiti e sono state costruttivamente approfondite possibili strategie comuni per il recupero delle attività, attraverso la collaborazione con il CAI del territorio e quello centrale.