I cambiamenti climatici sono uno dei nemici del caffè: porteranno entro pochi decenni a una drastica riduzione delle aree di coltivazione in America Latina. Non tutto però sembra perduto: un ruolo chiave, potrebbe essere svolto dalle api. Ce lo assicura uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Pnas che analizza l'impatto del "global waming" non solo sulle piantagioni ma anche sulle api impollinatrici. Il team comprende scienziati di Panama, Vietnam, Costa Rica, Stati Uniti, Francia e Perù.
Se non verrà posto un limite al riscaldamento globale i terreni dell'America Latina attualmente idonei per la produzione di caffè avranno un forte declino, che oscillerà tra il 73% e l'88% entro il 2050 a seconda dei vari scenari che scaturiscono dalle proiezioni climatiche. Dalle analisi emerge una contrazione di aree di produzione maggiore rispetto a quanto evidenziato finora. Si stima che le perdite maggiori riguarderanno Nicaragua, Honduras e Venezuela. Il caffè ha bisogno di precise condizioni climatiche e di particolari api per poter prosperare. Lo studio mostra come entrambi questi fattori potrebbero cambiare a causa del riscaldamento del globo.
Non ci sono però solo cattive notizie. A fronte di aree che diventeranno più "inospitali" per il caffè, il clima ne renderà altre più adatte per queste piante. Si tratta di Messico, Guatemala, Colombia e Costa Rica. Diventeranno più "fertili" per il caffè in particolare le loro zone montuose, dove le temperature dovrebbero riuscire a sostenere la coltivazione del caffè ma anche popolazioni di api più vigorose.
Ci sono poi aree in cui la diversità di api riuscirà a controbilanciare alcuni impatti negativi del clima. "Se ci sono api nelle piante di caffè", spiega l'autore principale dello studio, Pablo Imbach, del Centro internazionale per l'agricoltura tropicale (CIAT), "queste sono molto efficienti e brave nell'impollinazione", e ciò porterebbe a un aumento della produttività e del peso dei chicchi. Insomma la presenza di più specie di api potrebbe rappresentare un'inaspettata ancora di salvezza per il caffè. Molte di quelle che vivono negli altopiani più freschi comunque spariranno a causa delle temperature più alte, ma in tutti gli scenari climatici ipotizzati lo studio evidenzia la sopravvivenza di almeno cinque specie di api nelle future aree adatte alle piantagioni di caffè. In circa la metà di queste si stima che rimarranno ben 10 specie.
Gli scienziati suggeriscono diverse strategie per affrontare i cambiamenti climatici all'orizzonte: laddove i terreni non saranno più in grado di sostenere le piante di caffè sarà opportuno cambiare coltivazione, mentre nelle aree che saranno ancora idonee al caffè, dove ci si aspetta un declino di api, si dovrebbero intraprendere azioni di conservazione degli insetti impollinatori.
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