Forse non molti sapranno che nel corso della Seconda Guerra Mondiale il litorale adriatico fu a lungo appostamento difensivo dell’esercito tedesco e che tutto il territorio di Cervia e Milano Marittima è disseminato di bunker, alcuni perfettamente conservati, altri interrati o inglobati in costruzioni private e hotel. La fresca pineta, il bel lungomare e le vie dello shopping nascondono numerosi residuati bellici e anche diversi dei così chiamati denti di drago, sbarramenti anti carro costruiti in ferro e calcestruzzo.
Grazie ad un importante lavoro di recupero, da luglio 2020 sarà possibile visitare tre di questi affascinanti costruzioni militari attraverso tour guidati della durata di un’ora e mezza, durante i quali scoprire, anche grazie ad alcuni reperti, come fosse la vita dei soldati all’interno di queste fortificazioni con i muri spessi fino a 3 metri, in grado di resistere alle bombe.
I bunker: Tobruk e Regelbau
I bunker tedeschi e i denti di drago avevano l'obiettivo di difendere il fronte, in particolare dagli assalti via mare, gli avamposti erano costituiti da fili spinati, campi minati e sbarramenti.
I bunker potevano essere di tipo Tobruk, occupati da una a due persone, avevano un'apertura circolare nel tetto dalla quale si potevano utilizzare una mitragliatrice o un mortaio, o di tipo Regelbau, più grandi dei primi, avevano la funzione di rifugio, potevano contenere fino a sei soldati ed erano equipaggiati con tutto l'occorrente per la vita quotidiana e il riposo. Avevano per lo più funzione strategica ed erano dotati di comando radio per poter lanciare allarmi e messaggi tempestivamente.
Di norma, a fianco di ogni Regelbau si trovava un Tobruk, con funzione di difesa, raggiungibile attraverso un corridoio. Ogni bunker aveva infine un'uscita di emergenza, percorribile solo a carponi.