Gli eurodeputati del Juri hanno adottato all'unanimità un progetto di negoziazione sulla legislazione che introduce un'indicazione geografica (Ig) proteggendo i nomi dei prodotti artigianali e industriali locali. Tale meccanismo ha l’obiettivo di colmare il divario tra i diversi sistemi nazionali, proteggendo merci come pietre naturali, gioielli, tessuti, pizzo, posate, vetro e porcellana sia nell'Unione Europea che a livello internazionale.
Basandosi sul regolamento esistente che protegge gli alimenti prodotti localmente nell'Ue, il progetto di legge determinerebbe una procedura per registrare le Ig e la loro etichettatura. Le domande dei produttori vanno inizialmente esaminate dalle autorità locali poi passa all'Ufficio della proprietà intellettuale dell'Ue (Euipo) che deve decidere sulla registrazione. Per rendere più fluido il processo, gli europarlamentari hanno suggerito di utilizzare applicazioni elettroniche. Loro stessi hanno anche proposto che le autorità nazionali aiutino le amministrazioni delle micro, piccole e medie imprese per la loro domanda e garantiscano per loro una minor commissione di registrazione.
I paesi dell'Ue sarebbero dunque poi tenuti a designare un'autorità competente incaricata di verificare che una Ig sia stata posta sul mercato in conformità con le specifiche del prodotto. L’intento è quello di assicurarsi che le regole siano applicate efficacemente anche alle merci poste sul mercato elettronico e rendano obbligatoria l'istituzione proposta di un portale digitale con i dettagli degli organi di certificazione accessibili al pubblico.
L’Uci ritiene che tale misura sia da tenere nella massima considerazione e che un processo di protezione collettiva si auspicabile in tanti altri settori produttivi, naturalmente sempre in ossequio alle regole poste dal Wto. L’Uci auspica che la proposta venga convertita in regole ferree e chiare nel minor lasso di tempo possibile.