Il biometano liquefatto può avere un ruolo strategico importante nel processo di decarbonizzazione dei trasporti, in particolare quello pesante, e nell’abbattimento delle emissioni di gas serra aprendo la strada per il raggiungimento dei traguardi ambientali europei fissati al 2050. Emerge dal convegno “Viaggiare diminuendo la Co2. Un paradosso possibile” organizzato oggi da Cib – Consorzio italiano biogas e Iveco durante la fiera Ecomondo di Rimini.
Nel corso dell’iniziativa è stato presentato lo “Studio delle emissioni di gas serra e di biossido di azoto in atmosfera dal comparto dei trasporti con alimentazione a gasolio, a metano e a biometano liquefatto”, realizzato dall’istituto sull'inquinamento atmosferico (Iia) del consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iia), promosso da Cib e Iveco. "Dallo studio emerge come sia possibile ottenere addirittura emissioni negative qualora l’impegno effluenti zootecnici sia superiore al 60% del mix di biomasse e un recupero della Co2 dell’upgrading per uso alimentare”, dichiara Valerio Paolini, ricercatore del Cnr-Iia.
La ricerca, che prende come contesto di riferimento il mercato italiano, analizza 11 scenari diversi, differenziati per materia prima per la produzione di biogas e per la presenza o meno di cattura della Co2 durante il processo di upgrading. I risultati ottenuti dimostrano che nel settore della mobilità, il bioLng permette la riduzione delle emissioni di gas serra fino al 121,6% rispetto all’impiego di gasolio e una diminuzione del 65% di biossido di azoto. Per misurare le emissioni di Co2 e confrontare l’efficienza delle diverse soluzioni, lo studio ha adottato un approccio well-to-wheels (“dal pozzo alla ruota”) tracciando l’iter del biocarburante lungo tutta la filiera dalla produzione all’utilizzo.
E’ intervenuto alla presentazione anche Alessandro Bratti, Dg Ispra, che ha dichiarato: “il lavoro presentato oggi rappresenta un filone fondamentale per raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione. Come spunto per arricchire il lavoro andrebbe approfondito anche il tema collegato alle emissioni fuggitive di metano e le questioni legate all’occupazione del suolo agricolo”.