L’agricoltura biologica sarà particolarmente sostenuta nella futura Pac, con dotazioni aggiuntive sia nel periodo 2021-2022 che nel periodo 2023-2027. La strategia “Dal produttore al consumatore” (Farm to Fork) investiga il tema della sostenibilità dei sistemi alimentari, riconoscendo le connessioni che legano la salute delle singole persone, delle società e dell’ambiente.
L’iniziativa individua una serie di obiettivi target dl carattere ambientale, da raggiungere entro il 2030. C’è anche quello di convertire almeno il 25% delle superfici agricole europee al regime di produzione biologica.
Allo stato attuale, le superfici biologiche occupano circa l’8,5% della superficie agricola europea, con notevoli differenze tra gli Stati membri. L’Italia si trova tra i paesi più “virtuosi”, con una percentuale del 15,2% di biologico sulla Sau totale. L’attuale trend di crescita delle superfici biologiche a livello di Ue non è sufficiente per raggiungere l’obiettivo della strategia “Farm to Fork”. Per incentivare ulteriormente lo sviluppo del biologico la Commissione europea ha pubblicato, nel marzo 2021, un piano di sviluppo per l’agricoltura biologica che si basa su tre assi (divisi in 18 azioni), ovvero:
– alimenti e prodotti biologici per tutti: stimolare la domanda e garantire la fiducia dei consumatori;
– stimolare la conversione e rafforzare l’intera catena del valore;
– migliorare il contributo dell’agricoltura biologica alla sostenibilità.
Il concetto è quello che la semplice conversione di nuovi terreni al metodo di produzione biologico non è sufficiente per la crescita del settore, ma dovrà essere accompagnata da un aumento dei consumi e della domanda di prodotti biologici.
La futura Pac, dunque, dovrà tenere conto dell’obiettivo di raggiungere almeno il 25% delle superfici agricole europee al regime di produzione biologica, andando quindi a strutturare misure e/o strumenti atti al potenziamento dell’agricoltura biologica. La nuova Pac entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023, per il periodo 2021-2022 è operativo il “regolamento transitorio” (Reg. 2020/2220), che stabilisce norme al fine di garantire la transizione tra i due periodi di programmazione 2014-2020 e 2021-2027.
Nel periodo transitorio 2021-2022, per quanto riguarda la politica di sviluppo rurale, è stata stabilita la proroga dei Psr 2014-2020 sino al 31 dicembre 2022.
Nella programmazione 2014-2020, l’agricoltura biologica è stata sostenuta dalla specifica Misura 11 dei Psr e dalle rispettive sottomisure (11.1 “conversione a pratiche e metodi biologici” e 11.2 “mantenimento a pratiche e metodi biologici”), che continueranno a rimanere in vigore per tutto il 2021-2022.
Il regolamento transitorio consente l’apertura di nuovi bandi per tutte le misure, tra cui l’agricoltura biologica, a partire dal 2021. Le Regioni hanno diverse opzioni per finanziare l’agricoltura biologica nel periodo 2021-2022:
– aprire nuovi bandi e nuovi impegni di mantenimento (sottomisura 11.2) per un periodo più breve di 1-3 anni (anziché 5 anni);
– aprire nuovi bandi e nuovi impegni alla conversione all’agricoltura biologica (sottomisura 11.1) per un periodo più lungo di 3 anni;
– 5+1 per gli impegni scaduti, ossia prolungare gli impegni quinquennali appena scaduti, prorogando di un anno l’impegno e il relativo pagamento;
– 5+2 per gli impegni scaduti, ossia prolungare gli impegni quinquennali appena scaduti, prorogando di due anni l’impegno e il relativo pagamento.