Le aziende agricole che realizzano impianti di biogas fino a 300 KW, alimentati da sottoprodotti provenienti da attività di allevamento, potranno continuare ad accedere nel 2022 agli incentivi previsti per l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Come è avvenuto negli ultimi anni c’è stato un intervento a sostegno del comparto, che ha visto l’inclusione negli incentivi anche delle aziende che, pur essendo già autorizzate a costruire nuovi impianti, sono rimaste escluse dal bando 2021.
Il numero delle aziende che hanno preso parte ai bandi di assegnazione delle risorse è cresciuto negli anni. In particolare, nel 2021 hanno fatto richiesta di accesso agli incentivi 151 impianti, ma il contingente a disposizione ha permesso solo a 90 di questi di entrare in graduatoria, lasciandone fuori ben 51 che da oggi potranno beneficiare della norma.
Si è riusciti quindi a non interrompere il percorso virtuoso di economia circolare in ambito agricolo che va potenziato perché può svolgere un ruolo strategico nella transizione energetica. Il biogas infatti è una fonte rinnovabile che, favorendo l’utilizzo di sottoprodotti e effluenti zootecnici (che quindi non entrano nel ciclo dei rifiuti), migliora l’impronta ambientale delle aziende agricole.
Anche il Cib (Consorzio italiano biogas) accoglie con soddisfazione l’approvazione da parte delle commissioni riunite affari costituzionali e bilancio della Camera, dell’emendamento al decreto Milleproroghe. “Siamo molto soddisfatti di questa approvazione che garantisce la continuità degli investimenti per le imprese agricole nella digestione anaerobica, infrastruttura strategica per la transizione agro ecologica del settore primario. L’approvazione è un segnale importante di attenzione delle istituzioni sul settore agricolo che si sta preparando ad affrontare con rinnovato slancio le sfide delineate con il piano nazionale di ripresa e resilienza e raggiungere gli obiettivi di sviluppo del biogas e biometano agricolo".