Presentata ai Capi di Stato e di governo la bozza di bilancio Ue per il periodo 2021-2027, la cui discussione inizierà domani. Possiamo dire che ha generato unanimità, rendendo sostanzialmente tutti scontenti. Il rischio penalizzazione per l'agricoltura è molto alto. In tutto, tra la sforbiciata del 10% agli aiuti diretti e il calo del 25% ai finanziamenti dello Sviluppo rurale, si tratterebbe di 54 miliardi in meno per il settore primario. Per l'Italia il taglio potrebbe essere di circa 2,7 miliardi di euro, e striderebbe parecchio con l’ambizioso obiettivo di una Pac più green. Inoltre, con meno risorse si rischia di favorire lo spopolamento delle aree agricole cancellando quei presidi fondamentali per il mantenimento dell’habitat e la tutela dei territori.
Nonostante un leggero aumento di 5 miliardi rispetto alla proposta della Commissione Ue, la mannaia si abbatterà comunque sulle risorse Pac. Rispetto all’attuale quadro finanziario degli aiuti diretti (il primo pilastro) pari a 256.747 milioni di euro, subiranno un taglio del 10%, mentre i finanziamenti dello Sviluppo rurale (72.537 milioni di euro) si ridurranno del 25%.
Oltre agli aspetti finanziari, la proposta di compromesso inviata agli Stati affronta la riforma ancora in discussione della Pac. In particolare, si propone di continuare a ridurre il divario esistente tra gli importi degli aiuti diretti erogati nei diversi Stati membri (la cosiddetta "convergenza esterna").